Atti Congressuali

Saluto Presidente Massimo de Bellis

Presentazione

Organizzazione

 

 

Trattamento endovascolare dell’occlusione acuta dell’arteria basilare: esperienza del gruppo di studio RELOBA

A. Giorgianni, F. Biraschi, D. Mardighian, R. Gasparotti, M. Frigerio, G. Pero, L. Quilici, M. Piano, M. Crispino, C. Pellegrino, M. Pavia, R. Peroni, M. Longoni, M. Cellerini, E. Lafe, P. Remida, G. Faragò, P. Reganati, S. Strocchi, L. Valvassori

 

 

 

 

Summary

 

 

 

 

 

 

Proceedings SNO

 

 

 

 

 

 

 

Introduzione: L’occlusione acuta dell’arteria basilare (BAO) è considerata tra le condizioni mediche più gravi, con tassi di morbilità e mortalità molto alti. In passato numerosi ed eterogenei approcci terapeutici sono stati proposti al fine di raggiungere ricanalizzazione sia di tipo farmacologico come la trombolisi per via endovenosa ed intra-arteriosa che di tipo endovascolare come trombectomia (EVT) o terapie combinate (“bridging therapies”). La trombolisi endovenosa mediante somministrazione di attivatore tissutale ricombinante del plasminogeno (rt-PA) rimane il trattamento di prima linea, ma la sua efficacia è limitata dai bassi successi di ricanalizzazione nel contesto dell’occlusione acuta di arteria basilare. Lo scopo di questo studio è quello di presentare 5 anni di esperienza di 12 centri della regione Lombardia -Italia-, nel trattamento endovascolare dell’occlusione acuta dell’arteria basilare e per valutare i fattori prognostici che possono migliorare i risultati clinici e tasso ricanalizzazione.

Materiali e Metodi: Il registro RELOBA è una raccolta multicentrica retrospettiva delle occlusione dell'arteria basilare sottoposte a trattamento endovascolare tra nel periodo 2010-2015. 102 pazienti (età media 65 anni) con conferma angiografica di occlusione dell'arteria basilare trattati per via endovascolare sono stati inclusi. I dati clinici, neuroradiologici ed i dati concernenti la procedura endovascolare sono stati acquisiti e raccolti. Il grado di ricanalizzazione (secondo la classificazione punteggio TICI 2b-3) è stata valutata da un neuroradiologo interventista locale. L’esito clinico è stato valutato a tre mesi ed è stato considerato buono un punteggio alla scala modificata di Rankin 0-2 e moderato un punteggio di 0-3. Tutti i dati sono stati raccolti da un laboratorio esterno ai centri coinvolti.

Risultati: 39% dei pazienti ha avuto un buon esito clinico (mRS 0-2) ed il 46% ha avuto moderato esito clinico (mRS 0-3) a 3 mesi. La mortalità è stata del 30%. TICI 2b-3 ricanalizzazione è stato raggiunto da 62%. L'analisi univariata ha mostrato che l'età, NIHSS di esordio, il tempo totale di ricanalizzazione, grado ricanalizzazione TICI erano tutti statisticamente significativa (p < 0,05) nel predire l'esito clinico. Multivariata di regressione logistica ha evidenziato il tempo totale, l'età, NIHSS di esordio come significativi predittori indipendenti di buon esito.

Conclusioni: Nel periodo analizzato sono stati eseguiti un numero crescente di trombectomie basilare con un utilizzo sempre maggiore di nuovi device. La trombectomia meccanica è fattibile ed efficace nei pazienti con occlusione dell'arteria basilare acuta. Una migliore comprensione dei fattori che influenzano la prognosi potrebbe migliorare notevolmente gli esiti clinici dei pazienti. Questi primi risultati devono essere confermati da ulteriori studi prospettici he dovranno essere effettuati nel contesto di trials clinici randomizzati controllati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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