Atti Congressuali

Saluto Presidente Massimo de Bellis

Presentazione

Organizzazione

 

 

Aneurismi intracranici. Su alcuni contributi di Autori Italiani a metà del ‘900

S. Paterniti

 

 

 

 

Summary

 

 

 

 

 

 

Proceedings SNO

 

 

 

 

 

 

 

Dopo i pionieristici interventi di Dott e Dandy la chirurgia diretta degli aneurismi intracranici (AI) comincia a svilupparsi in maniera routinaria negli anni ’50 del secolo scorso. In questo lavoro, sulla base di una ricerca bibliografica, delineo l’attività chirurgica in Italia in quegli anni nel trattamento degli AI. Sottolineato che proprio gli AI hanno rappresentato il tema principale al I° Congresso della SINCH, 1951 (relatore Milletti), segnalo alcuni importanti contributi pubblicati da AA Italiani (nello spazio temporale inizio anni ’50-inizio anni ’60) a cominciare da Soci fondatori della SINCH: Fasiani, Maspes, Chiasserini, Visalli, Milletti, Morello. Successivamente altri prestigiosi neurochirurghi italiani, con i loro collaboratori, hanno pubblicato lavori importanti su riviste italiane e straniere; tra essi: Frugoni, Perria, Guidetti, Castellano, Columella, Nicola et altri ancora. Alcuni di questi lavori riportano spesso casistiche anche importanti; ad esempio quelli di: Milletti (Rass Clin Sci, 1951); Maspes e coll. (Sist Nerv, 1952; Acta Neuroch, 1963; J Neurosurg, 1964); Chiasserini (Rass Clin Sci, 1955; Zentrabl Neurochir, 1954); Visalli (J Int Chir, 1953); Nicola (Sist Nerv, 1959); Perria e coll. (Neurochirurgie, 1957; Minerva Neurochir, 1957; Rass Clin Sci, 1962); Columella e coll (Neurochirurgie 1957); Frugoni (Boll Acc Med Pist, 1958; Neurochirurgie, 1957; Neurochirgie, 1960); Guidetti (Riv Neurol, 1957; Minerva Neurochir, 1958); Migliavacca (Minerva Neurochir, 1961); Castellano (Rass Int Clin Ter, 1957; Rass Int Clin Ter, 1961); altri segnalano casi clinici di particolare significato: Frugoni e Conforti (Minerva Neurochir, 1962); Perria e Rossi (Minerva Neurochir, 1962); Perria et Al (Minerva Neurochir, 1958); Castellano e Terracciano (Rass Int Clin Ter, 1961); Cecotto e Briani (G Psich Neuropat, 1957);Giammusso (G Psich Neurop, 1960); altri, ancora, si soffermano su aspetti particolari quali: il vasospasmo (Scarcella e Giordano, G Psich Neurop, 1961; Maspes e Marini, Acta Neurochir, 1962); l’idrocefalo post-emorragico (Chiasserini, Minerva Neurochir, 1957); l’aspetto neuroradiologico (Giammusso, Minerva Neurochir, 1960; Giammusso e Galligioni, Minerva Neurochir, 1960; Conforti e Giammusso, G Psich Neurop, 1962; Castellano e Ruggiero, Minerva Med, 1950; Acta Radiol, 1952). In conclusione, i Maestri della Neurochirurgia italiana già in quel lontano periodo possedevano una profonda cultura ed esperienza su questa patologia che proprio in quegli anni cominciava ad essere di frequente osservazione e per la quale si era delineata la strategia terapeutica più idonea (l’aggressione diretta con clipping del colletto aneurismatico).

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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