Atti Congressuali

Saluto Presidente Massimo de Bellis

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Organizzazione

 

 

Occlusioni prossimali e distali del circolo cerebrale anteriore in pazienti con ictus ischemico: analisi del Registro Italiano Endovascolare Ictus

S. Testa, F. Arba, S. Mangiafico, D. Inzitari, Gruppo di Studio REI

 

 

 

 

Summary

 

 

 

 

 

 

Proceedings SNO

 

 

 

 

 

 

 

La superiorità del trattamento endovascolare, rispetto alla migliore terapia medica, nell’ictus ischemico acuto con occlusione dei grossi vasi del circolo cerebrale anteriore prossimale, in particolare dell’Arteria Carotide Interna (ACI) e dell’Arteria Cerebrale Media (ACM) nel tratto M1, è stata dimostrata da trials clinici randomizzati. Limitata l’evidenza per il trattamento delle occlusioni distali: di 1.287 pazienti arruolati in 5 trials, solo 95 (51 trattati) avevano l’occlusione del tratto M2 dell’ACM.

Abbiamo esaminato le differenze in termini di sicurezza (emorragia intracranica post-procedura, eventi avversi procedurali), risultato angiografico, valutando la ricanalizzazione arteriosa e il grado della stessa secondo Thrombolysis In Cerebral Infarction (TICI) score, ed efficacia clinica, valutando la disabilità residua secondo modified Rankin Scale (mRS) a 90 giorni, tra pazienti con ictus ischemico con occlusione prossimale e distale, inseriti nel REI dal 2011 al 2015. Le occlusioni del circolo cerebrale anteriore registrate sono state 2.028, di cui 1.712 prossimali e 316 distali M2. Gli M2 avevano un’età tendenzialmente maggiore (p = 0,013), mentre le occlusioni prossimali avevano National Institutes of Health Stroke Scale (NIHSS) maggiore.

L’analisi, effettuata con regressione logistica, degli outcomes di sicurezza ha mostrato un rischio maggiore di frammentazione/embolizzazione distale del trombo nelle occlusioni prossimali; confermato all’analisi multivariata (Odds Ratio: OR = 2,59; 95% Confidence Interval: CI = 1,21-5,56). La rivascolarizzazione completa si è verificata con lieve prevalenza nelle occlusioni prossimali. Sugli esiti clinici (disabilità, dipendenza e morte) invece è emerso un vantaggio per gli M2. Il trattamento endovascolare è sicuro ed efficace sia nelle occlusioni prossimali che distali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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