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Proceedings SNO “Percorsi clinici in Neuroscienze”
A B Figura 1. Esa-
me angiografi-
co: l’arteria ver-
tebrale sinistra
compare in po-
sizione flessa
del capo (A) e
si modifica do-
po l’estensione
del capo (B).
rale). In considerazione della presenza durante questi tebrale sinistra tipo “stump flow” a livello di V1 e V2
attacchi di peso o fastidio epigastrico, il paziente ve- prossimale come da occlusione distale estrinseca. A
niva dapprima studiato dal punto di vista cardiologi- livello distale dell’arteria vertebrale di sinistra come
co con esecuzione di ecocolordoppler cardiaco, mo- esplorabile dall’esame ecocolordoppler transcranico,
nitoraggio ECG continuo e coronarografia senza ri- si rendeva invece evidente un flusso da furto incom-
scontrare patologie di rilievo. Durante il ricovero il pleto verosimilmente ad opera dell’arteria cerebellare
paziente presentava plurimi episodi di caduta a terra postero-inferiore. Veniva quindi sottoposto all’esame
per brevissima perdita di contatto, per cui veniva pro- angiografico che confermava il dato ecografico mo-
gressivamente limitato a letto in clinostatismo dove strando un restringimento dinamico di arteria verte-
tali fenomeni non si presentavano. Solo in un secon- brale di sinistra tra C5 e C6 (Figura 1). La successiva
do momento in considerazione della persistenza dei TC cervicale eseguita in flesso-estensione mostrava
disturbi e dell’esclusione di patologie cardiologiche in flessione un aspetto simmetrico e regolare dei fo-
veniva trasferito in Neurologia per la prosecuzione rami intertrasversari a C5-C6; al contrario in posizio-
degli accertamenti. ne estesa il forame di sinistra si riduceva considere-
Durante la degenza neurologica veniva segnalata la volmente di calibro passando da 5,4 mm a 3,4 mm
frequente manifestazione sincopale durante movi- probabilmente per un fenomeno dinamico di scivola-
menti di flessione del busto o in orario post-prandia- mento dei corpi vertebrali e per la presenza di gros-
le mentre veniva mantenuto seduto a bordo letto. solana artrosi ipertrofica.
Eseguiva quindi un elettroencefalogramma risultato Dopo una discussione multidisciplinare del caso fra
nella norma. Nonostante la negatività di un preceden- neurologo, neurochirurgo, chirurgo vascolare e neu-
te ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, veniva ri- roradiologo, in considerazione dell’impossibilità del
chiesta una rivalutazione ecografica. Mentre la valu- paziente di raggiungere e mantenere la posizione
tazione basale dei flussi nelle arterie vertebrali risul- eretta senza sintomi, si decideva di procedure al trat-
tava normale, con manovre dinamiche di flesso- tamento del disturbo.
estensione, rotazione del capo o in ortostatismo si sla- L’approccio neurochirurgico con il supporto angio-
tentizzavano alterazioni flussimetriche in arteria ver- grafico ed ecocolordoppler appariva il più ragionevo-
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