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N. 18 - Marzo 2021 11
servendosi poi per dipingere non tan- Certamente l’osservazione dei dipinti
to di pennelli, quanto di altri strumen- causa in tutti noi una risposta timica
ti e soprattutto dell’areografo, attrez- intristente, eppure se si analizzano
zo capace di rilasciare piccoli spruzzi singolarmente i vari dipinti e si fosse
di colore, spinti dall’aria compressa, all’oscuro della malattia, non si po-
che hanno grande finezza e precisio- trebbe fare a meno di constatare un
ne. Famosissimo il suo grande autori- valore artistico non banale in ognuna
tratto in cui si può osservare con as- delle opere, sicuramente non voluto
soluta chiarezza la cura maniacale e ma comunque ottenuto. Si pensi che
quasi compulsiva con cui i pittori effetti simili sono stati conseguiti in
iperrealisti curavano i particolari dei Si confronti in tal senso il nuovo au- piena salute e volutamente dall’im-
ritratti, sempre posti in posizione toritratto del 2010 con quello del portate artista anglosassone Francis
frontale e realizzati in modo che l’e- 1969. Questa volta l’opera è un clas- Bacon.
spressione indefinita del viso susci- sico olio su tela e si noti appunto
tasse interesse ed emozione nell’os- come lo stile dell’autore sia profonda-
servatore. mente mutato.
Molto diversa è invece la prosopoa-
gnosia acquisita che fa seguito ad una
decadimento cognitivo progressivo
come avviene nella malattia d’Alz-
heimer, l’atrofia cerebrale in tal caso
giunge ad interessare anche il passag-
gio temporo-occipitale. E’ quanto
sfortunatamente accaduto ad un altro
noto pittore statunitense: William
Utermohlen. Nonostante la progres-
sione implacabile del male, l’artista ha
tuttavia continuato ininterrottamente a
dipingere e possiamo valutare l’evolu-
zione della malattia dell’artista costa-
Il Big Self Portrait”, eseguito nel 1969, tando la progressiva disintegrazione
ora al Walker Art Center di Minneapolis.
delle fattezze dell’autoritratto.
Nel 1988 è stato improvvisamente
colpito da un’ischemia del circolo po-
steriore e da allora è stato ridotto su
di una sedia una rotelle per la para-
plegia che ne è conseguita.
Probabilmente la trombosi ha interes-
sato anche l’arteria cerebrale poste-
riore ed è divenuto prosopoagnosico.
Non si è comunque arreso ed ha con-
tinuato ad eseguire ritratti, mutando
completamente modo di dipingere,
consapevole di non potere più utiliz-
zare la tecnica iperprecisa anteceden-
te. Ed allora, riproducendo delle aree
particolari dei volti che ancora par-
zialmente percepiva ed accostandoli a
centinaia come si trattasse di un enor-
me mosaico, avvicinando colori di-
versi e contrastanti, usando minuti
quadrati e cerchi, è riuscito di nuovo
ed in modo assolutamente originale a
dipingere il volto di familiari, di atto-
ri e di personaggi politici molto noti.