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Proceedings SNO                                                    “LXI Congresso Nazionale SNO”



              strutture sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale a cui ri-  ■ L’intollerabilità delle sofferenze fisiche e psichiche. È
              volgersi per acquisire il parere nel caso di richieste di sui-  una evidenza che deriva dal dolore “provato” (scala del do-
              cidio medicalmente assistito” (Segreteria Generale della  lore), dalle terapie analgesiche assunte, eventualmente da
              Conferenza, Novembre 2021).                      trattamenti psicofarmacologici in corso e senza raggiunge-
                                                               re l’obiettivo di contenerlo in “modo accettabile”. Il tema
              ❒ ❒ LE 10 CONDIZIONI DELLA CONSULTA. Le condizioni per  controverso delle sole sofferenze psicologiche è oggettiva-
              l’accoglienza di richieste di SMA sono cosi definite:  mente superato dal successivo criterio “maggiore” di per-
              - patologia irreversibile;                       sona tenuta in vita a mezzo di trattamenti di sostegno vita-
              - l’aver seguito un percorso di cure palliative;   le. La decisione di suicidarsi si ricollega a domande fonda-
              - l’aver condiviso l’intervento psicologico;     mentali dell’esistenza umana e chiama in causa l’identità e
              - l’intollerabilità delle sofferenze fisiche e psichiche;   l’individualità della persona: questo diritto ad autodetermi-
              - paziente in trattamento di sostegno vitale, già ricordato;   narsi sino al suicidio non può avvalersi del ricorso a con-
              - persona in grado di assumere decisioni libere e consape-  dizioni di salute come appunto una malattia incurabile o
               voli;                                           anche solo grave.
              - parere del Comitato Etico, territorialmente competente;   ■ Trattamento di sostegno vitale. A questo riguardo, oltre
              - verifica di tutte le condizioni e delle modalità di esecu-  al possibile mantenimento in vita grazie a presidi medici
               zione da parte di strutture del Servizio Sanitario Na-  salvavita come la nutrizione e l’idratazione forzata, la ven-
               zionale;                                        tilazione meccanica, la dialisi continua, si prospetta una
              - disponibilità di un medico;                    interpretazione più estensiva al requisito di “trattamento
              - condizioni equivalenti.                        vitale”: si intendono vitali tutti i trattamenti che aumenta-
              ■ Patologia irreversibile. Il concetto di malattia irreversi-  no le aspettative di vita dove non fossero praticati in pre-
              bile prescinde dalla sua terminalità: la prognosi infausta in-  cedenza, come aspirazione periodica dei secreti respirato-
              fatti non è solo sinonimo di morte ma coincide con una se-  ri, drenaggio pleurico e pericardico, chemioterapia, tratta-
              rie di situazioni anche di apparente “stazionarietà” in cui la  menti antiedema cerebrali.
              morte può non essere prevedibile a breve termine ma può  ■ Persona in grado di assumere decisioni libere e consa-
              essere sempre imminente (ad esempio lo stato vegetativo,  pevoli. Il riferimento è alla “capacità di agire”, richiesta per
              lo stroke, l’atrofia multisistemica, la malattia di Par-  rifiutare le terapie (L219/2017, art 1, comma 5); tale capa-
              kinson). Il concetto di irreversibilità si coniuga più fre-  cità consiste semplicemente nella possibilità di decidere in
              quentemente con il passaggio dalla fase delle cure ordina-  autonomia circa il proprio progetto di vita e il proprio de-
              rie sia specifiche che sintomatiche alla fase di fine vita  stino. Presuppone l’integrità e l’esercizio efficace, da par-
              (end-of-life care): la considerazione della morte possibile e  te del PT, di competenze di natura cognitiva ovvero di es-
              delle sue modalità entra a far parte del progetto di cura.  sere “capace di intendere e volere”. Le neuroscienze co-
              L’arte difficile della prognosi ancora non consente una de-  gnitive possono aiutare a superare la distanza dalla dimen-
              finizione univoca di terminalità: definita in oncologia, lo è  sione puramente giuridica: le procedure di valutazione co-
              molto meno nelle patologie cronico-degenerative, sia neu-  gnitiva, il colloquio, la testistica formale con test selezio-
              rologiche che non.                               nati in relazione alle capacità comunicative della persona
              Rientrano quindi nel criterio di malattia irreversibile:  in esame, e ancora una valutazione funzionale. Si conclu-
              - le malattie che conducono a morte il paziente entro ore,  de l’approccio specialistico affidato al consulente neurolo-
               settimane, usualmente nell’ambito della patologia acuta;  go esperto o neuropsicologo con una fase interpretativa dei
              - le malattie che presentano una progressione da alcuni me-  risultati emersi dalle procedure adottate per rispondere al
               si ad anni, con andamenti caratteristici della patologia tu-  quesito posto, “è il soggetto in grado di assumere decisio-
               morale;                                         ni libere e consapevoli?”
              - terzo gruppo quello delle malattie che causano una grave  ■ Parere del Comitato Etico, territorialmente competente.
               disabilità con ridotta aspettativa di vita, in cui la morte è  La Corte Costituzionale ha richiesto che nella assistenza al
               il più delle volte causata da complicanze.      SMA i Comitati Etici territorialmente competenti esprima-
              ■ L’aver seguito un percorso di cure palliative. Sono da  no parere come garanti della tutela di situazioni di partico-
              intendere in questo senso le terapie sintomatiche al fine  lare vulnerabilità, nell’ambito di funzioni consultive per
              consapevole di migliorare la qualità della vita, documenta-  questioni etiche connesse con le attività scientifiche e assi-
              te dallo specialista di riferimento del Percorso Terapeutico  stenziali, previste al fine di proteggere e promuovere i va-
              (PT), ovvero aver condiviso un percorso terapeutico-assi-  lori della persona (DM del 08.02.2013). Da qui il compito
              stenziale nel contesto di un Centro specifico di Cure  affidatogli dalla Consulta nelle procedure di SMA (etica
              Palliative.                                      clinica): parere obbligatorio non vincolante.
              ■ L’aver condiviso l’intervento psicologico. Tale  circo-  ■ Verifica di tutte le condizioni e delle modalità di esecu-
              stanza può realizzarsi in diversi set assistenziali, sia pub-  zione da parte di strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
              blici che privati, che assicurati da associazioni di volonta-  La concreta attuazione della procedura in discussione è in-
              riato e quindi sottoscritti dal professionista psicologo.   dividuata a carico delle strutture pubbliche del Servizio




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