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Proceedings SNO                                                    “LXI Congresso Nazionale SNO”
                                                                                    GIOVEDÌ, 10 NOVEMBRE

              Abstract    COMUNICAZIONI ORALI
                          I SESSIONE




                      Incidentalomi neurochirurgici: “primum non nocere”


                 M. SCHIARITI, E. MAZZAPICCHI, F. ACERBI, M. BROGGI, F. RESTELI, J. FALCO, G. BONOMO, P. FERROLI

                 Dipartimento of Neurochirurgia, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, Milano




              ❒ ❒ INTRODUZIONE. Negli ultimi decenni, rapidi progressi  lesione incidentali (età media di 46 ± 11 anni, 41 donne e
              tecnologici e maggiore accessibilità hanno portato a un uso  31 uomini) nelle quali è stato impiegato un approccio chi-
              sempre più diffuso degli esami di imaging avanzato.  rurgico mininvasivo. Dei 72 casi analizzati sono stati iden-
              L’individuazione di reperti incidentali (anomalie di poten-  tificati: 23 meningiomi (31,9%); 22 aneurismi (30,5%); 18
              ziale rilevanza clinica non correlate al quesito diagnostico  (25%) angiomi cavernosi; 7 (9,7%) gliomi di basso grado
                                                 (1,2)
              dell’esame) è diventato pertanto più frequente . Si stima  (LGG) e 2 (2,7%) gliomi di alto grado (High Grade Glio-
              che circa il 3,2% dei pazienti sottoposti ad RM encefalo  ma: HGG).
              presenti un “Incidentaloma” che sia meritevole di una va-  La maggior parte delle lesioni sono state trattate con ap-
              lutazione specialistica e, tra questi, circa il 23,4% richiede  proccio controlaterale transfalcino\transventricolare (30
              un trattamento chirurgico . I pazienti con reperti inciden-  casi, 41,6 %). In secondo luogo, con approccio minipterio-
                                 (3)
              tali non presentano alcun sintomo causato dall’incidentalo-  nale o sovraorbitario-laterale (18 casi, 25%); con approc-
              ma; La loro storia naturale spesso, però, impone un tratta-  cio transnasosfenoidale semplice o extended (12 casi,
              mento chirurgico. Nonostante siano sempre più diffuse le  16,6%); mininvasivo transciliare o transpalpebrale (7 casi,
              linee guida su come gestire tali reperti dal punto di vista  9,7%) o sopracerebellare transtentoriale (5 casi, 6,9%).
              clinico-diagnostico (4-6) , appare necessario implementare  Tutti i pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica
              una strategia chirurgica atta a garantire il miglior risultato  pre- e post-operatoria, che ha dimostrato in 70/72 (97,2%)
              in termini di asportazione della lesione ma soprattutto ca-  casi l’asportazione della lesione o l’esclusione dal circolo
              pace di garantire un outcome clinico sovrapponibile al  della sacca aneurismatica con due soli casi di LGG nei
              preoperatorio.                                   quali è stata eseguita un’asportazione subtotale (> 90%). In
              ❒ ❒ SCOPO. In questo studio gli Autori analizzano retrospet-  61/72 (84,7%) casi sono stati registrati valori di KPS so-
              tivamente pazienti con lesioni incidentali sottoposti a trat-  vrapponibili tra il pre- ed il post-operatorio. Solo 11
              tamento chirurgico nel quale è stato impiegato un approc-  (15,2%) pazienti hanno presentato un nuovo deficit posto-
              cio mininvasivo valutandone l’impatto sull’outcome clini-  peratorio che tuttavia è regredito nel 100% dei casi al con-
              co postoperatorio.                               trollo di follow-up a 3 mesi. In nessun caso è stato neces-
              ❒ ❒ MATERIALI E METODI. È stata condotta un’analisi retro-  sario ampliare o convertire l’approccio chirurgico per pro-
              spettiva degli interventi chirurgici di lesioni incidentali at-  blemi tecnici inerenti ad esso.
              traverso l’impiego approcci mininvasivi presso il  ❒ ❒ CONCLUSIONI. Gli incidentalomi rappresentano proble-
              Dipartimento di Neurochirurgia dell’IRCCS Istituto  ma gestionale-terapeutico sempre più diffuso. La storia na-
              Neurologico “Carlo Besta” tra il 2015 e il 2022. Per ogni  turale di tali lesioni impone in alcuni casi la necessità di un
              paziente sono stati registrati e raccolti i seguenti dati: età;  trattamento chirurgico. Essendo per definizione i pazienti
              sesso; approccio chirurgico; localizzazione della lesione;  asintomatici per la lesione stessa, è necessario programma-
              esami MR o  TC pre- e post-operatori; Karmofsky Per-  re un intervento chirurgico che sia gravato dal minor tasso
              formance Status (KPS) pre/post-operatorio; insorgenza di  possibile di comorbilità e mortalità. Nel trattare gli inci-
              nuovi deficit neurologici e follow-up clinico a 6 mesi.   dentalomi appare quindi indispensabile conoscere ed im-
              ❒ ❒ RISULTATI. Tra 3348 lesioni encefaliche sottoposte ad  piegare approcci chirurgici mininvasivi che, anche se tec-
              intervento chirurgico, sono stati identificati 72 pazienti con  nicamente complessi, permettano di rimuovere tali lesioni


              Corrispondenza: Dr. Marco Schiariti, Dipartimento of Neurochirurgia, Istituto Neurologico C. Besta, via G. Celoria 11, 20133 Milano
              (MI), e-mail: marco.schiariti@istituto-besta.it
              LXI Congresso Nazionale SNO, 9-12 novembre 2022, Riva del Garda (Trento).
              Atti a cura di Bruno Zanotti e Antonio Nicolato (con la collaborazione di Ebba Buffone, Bedetto Pietralia, Giampietro Pinna)
              Copyright © 2022 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-137-6



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