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Proceedings SNO                                                    “LXI Congresso Nazionale SNO”
                                                                                    GIOVEDÌ, 10 NOVEMBRE

              Abstract    COMUNICAZIONI ORALI
                          II SESSIONE




                      La reazione infiammatoria ritardata indotta da emboli polimerici
                      come rara complicanza dell’utilizzo di STENT a diversione di flusso


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                 L. ALLEGRETTI , F. GASPARRINI , G. BOLELLI , A. CALZONI , F. RONCALLO ,
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                 A. SUGO , D. BROGI , R. PADOLECCHIA 1
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                 1  SC di Neuroradiologia, Ospedale “Santa Corona”, Pietra Ligure (Savona)
                 2  SC di Neurologia, Ospedale “Santa Corona”, Pietra Ligure (Savona)
              ❒ ❒ INTRODUZIONE. Le sostanze polimeriche sono comune-  venienti da una probabile compromissione del dispositivo
              mente applicate come rivestimenti superficiali di cateteri  di rilascio durante il posizionamento dello stent utilizzato.
              endovascolari e dispositivi vascolari. Sono stati segnalati  ❒ ❒ RISULTATI. È stata, pertanto, impostata terapia steroidea
              effetti avversi legati al loro uso, anche se il significato cli-  ad alto dosaggio con progressivo miglioramento del qua-
              nico generale e i metodi appropriati per rilevare le compli-  dro clinico fino alla risoluzione dei deficits neurolgici con
              canze ad essi legate non sono chiari.            discreto miglioramento del quadro di neuro immagini.
              ❒ ❒ SCOPO. Nell’era degli stent a diversione di flusso, men-  ❒ ❒ CONCLUSIONI. In generale le reazioni avverse nelle pro-
              tre l’emorragia intracranica e l’ictus ischemico di natura  cedure neurovascolari comprendono la vasculite o vascu-
              embolica sono eventi avversi relativamente comuni, il po-  lopatia cerebrale (63%), formazione di ascessi o granulomi
              tenziale di infiammazione granulomatosa ritardata da pos-  (38%), infarti ischemici (28%), ematomi parenchimali
              sibili emboli di polimeri idrofili dopo l’impiego di tale  (28%), alterazioni della sostanza bianca (25%), e/o menin-
              stent è tuttavia non chiarito.                   gite chimica (22%).
              ❒ ❒ CASE REPORT. Presentiamo un caso clinico in cui, in as-  La localizzazione delle reazioni polimeriche variava e
              senza di visibili segni di danno o malfunzionamento del  comprendeva siti adiacenti e/o a valle dell’inserimento o
              materiale utilizzato, si sono verificate sequele cliniche e di  dell’impianto dello strumento.
              neuroimaging suggestive di una reazione ritardata da cor-  I segni clinici presenti comprendono deficit neurologici fo-
              po estraneo verosimilmente ad emboli di polimeri idrofili  cali (41%), cefalea (22%), sintomi costituzionali (19%),
              in sede intracranica. Donna di 51 anni è stata sottoposta al  meningite (16%), convulsioni e/o movimenti involontari
              posizionamento di uno stent Flow Diverter Pipeline  (9%), coma (6%) e sincope (3%).
              Vantage per un aneurisma a colletto largo in corrisponden-  Gli effetti avversi hanno incluso ictus (31%), morte (28%),
              za del tratto carotido-oftalmico dell’arteria cerebrale inter-  idrocefalo ritardato (9%), dipendenza da steroidi (9%),
              na sinistra. Circa 15 giorni dopo la paziente ha sviluppato  complicanze da steroidi (6%) e perdita di volume cerebra-
              deficit neurologici focali a destra, accompagnati da febbre.  le (3%). In alcuni casi, queste complicanze hanno richiesto
              Le immagini RM hanno mostrato un edema focale omola-  un aumento dei costi e della durata delle cure mediche.
              terale e lesioni dotate di impregnazione dopo contrasto,  I dati in letteratura che descrivono complicanza di questo
              con successiva netta riduzione di calibro e occlusione del-  tipo, nell’utilizzo degli stent flow diverter contano ancora
              lo stent e quindi del vaso stesso.               pochissimi casi.
              Sebbene non siano state eseguite indagini istopatologiche  Sono quindi necessari ulteriori lavori per identificare in
              le evidenze cliniche e radiografiche suggeriscono che que-  maniera più corretta e specifica l’eziologia per poter even-
              sta paziente abbia avuto, verosimilmente, una reazione ri-  tualmente prevenire tali reazioni o poterle trattare in ma-
              tardata da corpo estraneo a emboli di polimeri idrofili pro-  niera più precoce e specifica.




              Corrispondenza: Dr. Luca Allegretti, SC di Neuroradiologia, Ospedale S. Corona, viale 25 Aprile 38, 17027 Pietra Ligure (SV), email:
              l.allegretti@asl2.liguria.it
              LXI Congresso Nazionale SNO, 9-12 novembre 2022, Riva del Garda (Trento).
              Atti a cura di Bruno Zanotti e Antonio Nicolato (con la collaborazione di Ebba Buffone, Bedetto Pietralia, Giampietro Pinna)
              Copyright © 2022 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-137-6



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