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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 28 SETTEMBRE
Abstract SIMPOSI CATEGORIE SPECIFICHE:
“LE PROFESSIONI DELLA RIABILITAZIONE
AREE DI INTERVENTO RIABILITATIVO IN AMBITO NEUROLOGICO”
Il ruolo del Fisioterapista in riabilitazione neurologica ospedaliera
C. BIRICOLTI
Attività di Riabilitazione Funzionale, Azienda USL Toscana Centro, Ospedale “S. Maria Annunziata”, Bagno a Ripoli (Firenze)
La neuroriabilitazione è una branca della medicina relati- di modesta estensione, può produrre deficit motori gravis-
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vamente giovane e in continua crescita, il cui scopo è di fa- simi, con paralisi irreversibile di uno o più arti e scarse
vorire e indirizzare il recupero funzionale del Sistema Ner- possibilità di recupero funzionale. Viceversa, un danno an-
voso (SN) che ha subito un danno. Il recupero spontaneo, che più esteso a carico di un emisfero cerebrale può pro-
infatti, nella maggior parte dei casi non è sufficiente a re- durre, sul versante motorio, una paralisi degli arti contro-
stituire livelli di autonomia soddisfacenti e, se non adegua- laterali di grado più lieve e soprattutto maggiormente su-
tamente indirizzato, può ulteriormente allontanare, anziché scettibile di recupero funzionale. Inoltre, nell’ambito di
avvicinare, il paziente dalla sua condizione di normalità. malattie cerebrali, a seconda della localizzazione del dan-
Il ruolo della Neuroriabilitazione è quindi quello di guida- no e della specializzazione delle aree coinvolte, si possono
re e favorire il recupero delle funzioni nervose favorendo avere sintomatologie di varia natura, come i deficit motori
il fenomeno della plasticità neuronale. Il neuroriabilitatore sopra menzionati, ma anche deficit sensitivi, della visione
si occupa pertanto della valutazione (in termini quantitati- o delle funzioni superiori (linguaggio, memoria, attenzio-
vi e qualitativi) e del recupero dei deficit derivanti da un ne, abilità visuospaziali, prassie, ecc.). Tali deficit possono
danno neurologico. essere conseguenti non solo a danno diretto delle strutture
Tale danno può derivare da una malattia neurologica che nervose colpite, ma anche a meccanismi di inibizione di
determini una compromissione focale o diffusa del sistema aree a esse connesse.
nervoso, così come da un evento traumatico o tossico, e i Come già accennato, i deficit funzionali hanno una mag-
deficit che ne conseguono possono essere confinati a una o giore o minore possibilità di recupero in virtù della plasti-
più funzioni nervose, con gradi di disabilità diversi. cità neuronale di cui il SN gode. Grazie ad essa, e soprat-
■ Tipologia del danno neurologico e possibilità di recupero. tutto grazie alle specifiche esperienze a cui viene sottopo-
Il SN è caratterizzato da un’alta specializzazione regiona- sto il paziente nella sua vita post lesionale alcune lesioni
le, da una scarsa o nulla capacità di rigenerazione, e da un possono essere recuperate grazie al coinvolgimento di aree
certo grado di adattamento alle sollecitazioni a cui viene perilesionali o controlaterali rimaste illese.
sottoposto (plasticità); queste caratteristiche implicano che In questo senso il Fisioterapista ha un ruolo fondamentale
la gravità dei deficit funzionali non sia solo legata all’e- nel favorire il recupero delle funzioni perdute, in particola-
stensione del danno tissutale, ma anche ai tempi della sua re della funzione motoria: attraverso il processo di ragio-
insorgenza e alla localizzazione anatomica. Un danno acu- namento clinico basato sulle migliori evidenze scientifiche
to (ictus, trauma) produce deficit funzionali molto più gra- disponibili, la sua esperienza e competenza clinica, e i bi-
vi rispetto ad un danno che insorge lentamente (malattie sogni del paziente, ricerca il miglior trattamento neuroria-
neurodegenerative). D’altra parte un danno acuto costitui- bilitativo che possa al meglio sviluppare il potenziale evo-
sce un evento drammatico ma isolato, mentre una malattia lutivo del SN. Il Fisioterapista, laddove consentito dal tipo
cronica si associa ad un lento e progressivo aggravamento di lesione cerebrale, ha pertanto la responsabilità di poter
dei danni tissutali e quindi dei deficit neurologici. restituire al paziente parte, se non la totalità, del suo reper-
Un danno neurologico produce inoltre deficit diversi a se- torio di movimento, migliorando così la partecipazione at-
conda della localizzazione: un danno a carico del midollo tiva del paziente, riducendone la sua disabilità.
spinale (secondario a un trauma o a un tumore), anche se Il ruolo del neuroriabilitatore (indipendentemente dall’ap-
Corrispondenza: Dr.ssa Claudia Biricolti, Attività di Riabilitazione Funzionale, Ospedale S. Maria Annunziata, via Antella 58, locali-
tà Ponte a Niccheri, 50012 Bagno a Ripoli (FI), e-mail: claudia.biricolti@uslcentro.toscana.it
LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
Copyright © 2023 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-138-3
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