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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
proccio che scelga di utilizzare: Bobath, esercizio terapeu- genza ordinaria o nei reparti di osservazione o degenza
tico conoscitivo, riequilibrio modulare progressivo ecc.) è breve. Il Fisioterapista viene chiamato non solo per la
quindi quello di guidare il recupero del SN in modo tale valutazione di pazienti in regime di ricovero per parteci-
che il movimento prodotto sia di buona e sufficiente quali- pare alla dimissione del paziente complesso ma spesso
tà. Il trattamento neuroriabilitativo pertanto dovrà essere anche direttamente dal pronto soccorso per facilitare la
ritagliato a misura sul singolo paziente, sulle caratteristiche dimissione in tempi brevi (1-2 giorni dall’ammissione).
della sua lesione cerebrale ma anche sulle sue caratteristi- In questo caso collabora a stretto contatto con il medico
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che personali, emotive, sociali, psicologiche e culturali . per definire eventuali bisogni riabilitativi da delegare al-
■ Il Fisioterapista in Ospedale, l’inizio del percorso ria- le strutture territoriali una volta che il paziente viene di-
bilitativo. La figura del Fisioterapista ospedaliero risulta messo al proprio domicilio;
fondamentale per l’inizio del percorso riabilitativo indivi- • valutazione della compromissione motoria nei reparti di
duale che deve soddisfare le esigenze della persona con degenza: questo aspetto risulta utile alla gestione ospe-
una particolare enfasi sulle sue aspettative e sulla qualità di daliera del paziente da parte del personale di assistenza
vita, percorso che viene stabilito pertanto sulla base del ti- (paziente da gestire a letto oppure in poltrona, se può es-
po di lesione, della/e patologia/e sottostante/i, della fun- sere accompagnato in bagno, valutazione del rischio di
zione da ripristinare e di quelle preservate e dell’obiettivo caduta, o di complicanze secondarie)
funzionale. L’elaborazione di un percorso adeguato consta • inizio del percorso riabilitativo: il Fisioterapista favori-
di varie fasi e si avvale in ospedale di una équipe multi- sce già in ospedale, quando possibile, e in relazione alla
professionale composta da Medico, Infermiere, Fisiotera- tipologia di danno nervoso, la mobilizzazione precoce e
pista, Logopedista, Assistente Sociale, Dietista, Ortottista. il recupero neuromotorio. Monitora e gestisce fin dalla
All’interno di questo iter il Fisioterapista ospedaliero for- fase acuta, in collaborazione con il neurologo, il proble-
nisce un indispensabile contributo tecnico che permette in- ma della spasticità, laddove presente, identificando i pa-
dividuare il più appropriato percorso di cure per il pazien- zienti a rischio di sviluppare spasticità e programmando
te, attraverso: valutazioni di controllo alla dimissione per poter sup-
- valutazione volta a identificare e quantificare i problemi portare i pazienti sia da un punto di vista riabilitativo (se-
motori del paziente e a stabilire una prognosi funzionale; gnalazioni al servizio territoriale competente che pren-
- definizione degli obiettivi (elaborata in base all’esito del- derà in carico il paziente) sia farmacologico (tossina bo-
le valutazioni specialistiche e delle aspettative e esigenze tulinica, terapia orale)
della persona) con la definizione dei tempi previsti per • istruzioni e counseling ai familiari in reparto: molto
raggiungerli e i rispettivi indicatori di esito (ovvero para- spesso, soprattutto per patologia acute ed improvvise (ic-
metri o scale cliniche che misurano e dimostrano il livel- tus, traumi) i familiari non conoscono gli esiti che la pa-
lo di raggiungimento degli obiettivi); tologia può comportare, né le possibilità di recupero. Il
- scelta del “setting” (luogo dove effettuare la riabilitazio- Fisioterapista che quotidianamente si reca in reparto dal
ne che può essere in regime di ricovero, ambulatoriale o paziente può avere la disponibilità necessaria per istrui-
domiciliare). La scelta del “setting” riabilitativo dipende re i care giver su quello che attenderà loro alla dimissio-
da vari fattori: grado di disabilità del paziente; condizio- ne. Inoltre può favorire la dimissione al domicilio inse-
ni cliniche; disponibilità logistiche (possibilità di traspor- gnando eventuali manovre di mobilizzazione e trasferi-
to o ad esempio impegni di lavoro); necessità di assisten- mento del paziente, laddove necessario, o accorgimenti
za infermieristica continua; necessità di attrezzature; va- per una deambulazione sicura ed efficiente.
lutazione dei vantaggi e degli svantaggi di ogni setting;
- definizione dei programmi riabilitativi che comprende: la
definizione degli interventi; l’individuazione degli opera- BIBLIOGRAFIA
tori; definizione delle modalità e tempi di erogazione; de-
1. Dwyer B, Katz DI. Neurorehabilitation. Semin Neurol 2021;
finizione delle misure di esito per valutare l’efficacia dei 41 (2): 109-110.
programmi.
2. Reinkensmeyer DJ, Burdet E, Casadio M, Krakauer JW,
■ La riabilitazione ospedaliera. All’interno di un ospedale Kwakkel G, Lang CE, Swinnen SP, Ward NS, Schweighofer
per acuti, oltre a partecipare alle attività del team multi- N. Computational neurorehabilitation: modeling plasticity
professionale per l’individuazione del percorso riabilitati- and learning to predict recovery. J Neuroeng Rehabil 2016; 13
vo più idoneo al paziente il lavoro del Fisioterapista pre- (1): 42.
vede anche: 3. Levin MF, Piscitelli D. Motor control: a conceptual framework
• precoce presa in carico del paziente in reparto di de- for rehabilitation. Motor Control 2022; 26 (4): 497-517.
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