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Proceedings SNO “LX Congresso Nazionale SNO”
Domande del questionario Risposta No. %
corretta
L’emicrania colpisce in genere una donna su 3 VERO 69; 58,5%
Il quadro clinico dell’emicrania è caratterizzato da una cefalea bilaterale e pulsante FALSO 76; 64,4%
Le riacutizzazioni dell’emicrania possono durare fra le 4 e le 72 h VERO 106; 89,8%
L’emicrania coinvolge non solo aspetti fisici, ma anche emozionali, cognitivi, comportamentali VERO 113; 95,8%
Le donne affette da emicrania hanno una migliore qualità di vita rispetto agli uomini FALSO 85; 72,0%
Gli uomini affetti da emicrania riportano maggiori perdite di produttività VERO 67; 56,8%
Le donne si recano più spesso al lavoro con dolore e malessere VERO 97; 82,2%
La maggior parte della popolazione italiana riceve adeguate cure protettive FALSO 77; 65,3%
Stress e Fluttuazione dei livelli ormonali sono fattori di rischio per riacutizzazioni di emicrania VERO 116; 98,3%
Rumore e luce intensa sono riconosciuti fattori scatenanti VERO 116; 98,3%
Esposizione a freddo e/o caldo intenso non aumentano la frequenza di episodi di emicrania FALSO 46; 39,0%
Tabella 1. Test di conoscenza elaborato sulla base di una preliminare revisione della letteratura.
64,2% dei partecipanti aveva gestito almeno un caso di ritmi di lavoro (54,5%). Nel complesso, la minore percezio-
emicrania. I partecipanti esibivano buona conoscenza delle ne della gravità dell’emicrania era associata ad espressione
problematiche legate all’emicrania ed alla sua gestione (Ta- di giudizi con limitazioni (53,1% ± 16,5 vs 68,0% ± 22,4, p
bella 1; 74,1% ± 14,7 risposte corrette), ma solo il 53,3% ri- = 0,002) o di totale inidoneità alla mansione (40,7% ± 8,2
conosceva l’emicrania come un problema clinicamente rile- vs 58,5% ± 19,4, p = 0,001), e quest’ultimo giudizio era al-
vante, e il 68,3% come frequente. La gestione occupaziona- tresì associato ad una maggiore percezione di complessità
le dell’emicrania era considerata meno complessa (score gestionale (7,7 ± 1,0 vs 5,9 ± 1,9, p = 0,028).
medio 6,0 ± 2,0, potenziale 1-10) di disturbi muscolosche- ❒ ❒ CONCLUSIONI. A fronte di una buona conoscenza teori-
letrici lombosacrali (6.,9 ± 2,1, p < 0,01) e dell’arto supe- ca dell’emicrania, i partecipanti esibivano una scarsa per-
riore (7,1 ± 2,0, p < 0,001) ma anche dell’epilessia (6,9 ± cezione del rischio associato. Tale condizione si traduceva
2,0, p < 0,01) e della cardiopatia ischemica cronica (7,3 ± inoltre in una maggiore attitudine dei medici competenti ad
2,0, p < 0,001). In generale, grado di conoscenza e perce- esprimere giudizi condizionati, o franca inidoneità, con
zione della complessità di gestione dell’emicrania erano ben conseguenti potenziali ricadute economiche sia sui lavora-
correlate alla percepita gravità dell’emicrania (inteso come tori sia sulle imprese. Data la diffusione dell’emicrania
prodotto di frequenza e rilevanza cliniche percepite; Figura nella popolazione generale, e considerato il già elevatissi-
1). Fra i partecipanti, solo il 7,5% aveva definito protocolli mo costo totale dell’emicrania in Italia (circa 20 miliardi di
specifici per l’emicrania, mentre il 58,3% aveva espresso euro all’anno), legato in grandissima parte alla riduzione
giudizi di idoneità con limitazioni/prescrizioni, ed il 5,0% della produttività, è quindi necessario prevedere interventi
una inidoneità legata all’emicrania. Le principali barriere formativi ed informativi finalizzati all’ottimale (re)inseri-
erano individuate nella moderazione dello stress lavoro cor- mento lavorativo dei lavoratori affetti (per esempio, dis-
relato (70,1%), e nell’adeguamento degli orari (55,8%) e dei ability manager).
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