Page 19 - Atti_SNO_LX_2021.qxd
P. 19

Proceedings SNO                                                    “LX Congresso Nazionale SNO”
                                                                                   MERCOLEDÌ, 17 NOVEMBRE

              Abstract    SIMPOSIO PARALLELO:
                          “LA GESTIONE DELLA EPILESSIA NEL PAZIENTE CRITICO IN OSPEDALE.
                          LE EPILESSIE AD ESORDIO «TUMULTUOSO»”



                      La gestione della epilessia
                      Il trattamento del paziente che non risponde
                      ai farmaci di primo impiego


                 F. BRIGO

                 UOC di Neurologia, Südtiroler Sänitatsbetrieb -Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Ospedale, Merano (Bolzano)





              ❒ ❒ INTRODUZIONE. Lo stato epilettico è definito come una  con stato epilettico convulsivo refrattario ai farmaci di pri-
              “condizione determinata dall’esaurimento dei meccanismi  ma linea.
              in grado di terminare l’attività epilettica o dall’instaurarsi  ❒ ❒ MATERIALI E METODI. Sintesi narrativa della letteratura
              di meccanismi che inducono un’attività epilettica abnor-  con riferimento - in una prospettiva di medicina basata sul-
                              (1)
              memente prolungata” . Lo stato epilettico convulsivo (to-  le evidenze (evidence-based medicine) - a revisioni siste-
              nico-clonico generalizzato) costituisce un’emergenza me-  matiche della letteratura recenti e di buona qualità meto-
              dica e neurologica associata al rischio di complicanze neu-  dologica o a trial randomizzati e controllati.
              rologiche e sistemiche anche irreversibili , e pertanto de-  ❒ ❒ RISULTATI. Le evidenze relative al trattamento dello sta-
                                              (1)
              ve essere riconosciuto tempestivamente e trattato adegua-  to epilettico con farmaci di seconda linea erano, fino a po-
              tamente . La gestione dello stato epilettico prevede la  co tempo fa, basate prevalentemente su trial clinici rando-
                    (2,3)
              somministrazione di farmaci al fine di prevenirne le con-  mizzati e controllati condotti su un campione di piccole
              seguenze e ridurre la mortalità. Le benzodiazepine (diaze-  dimensioni. Si trattava di studi con marcata eterogeneità
              pam o lorazepam per via endovenosa, midazolam per via  clinica (includendo soggetti diversi per età, comorbilità, ed
              intramuscolare) sono i farmaci di prima linea nella gestio-  eziologia dello stato epilettico) e metodologica, che spesso
              ne dello stato epilettico convulsivo nell’adulto.  Tali so-  non erano in grado - a causa della scarsa numerosità cam-
              stanze sono caratterizzate dalla marcata lipofilia; essa si as-  pionaria e della insufficiente potenza statistica - di dimo-
              socia ad una rapida azione farmacologica dovuta al veloce  strare una differenza in termini di efficacia fra i diversi far-
              passaggio della barriera emato-encefalica, ma anche ad  maci testati (intervento sperimentale e intervento di con-
              una ridistribuzione altrettanto rapida nel tessuto adiposo  trollo). Una recente revisione sistematica della letteratura
              periferico, con conseguente rischio di ricomparsa dell’atti-  medica, comprensiva di metanalisi di comparazione diret-
              vità epilettica dopo il controllo clinico iniziale . Il loraze-  ta ed indiretta (network meta-analisi), ha evidenziato un
                                                 (2,3)
              pam per via endovenosa o il midazolam somministrato per  buon profilo di tollerabilità per lacosamide e valproato,
              via intramuscolare sono in grado di controllare l’attività  con dati di efficacia marcatamente dipendenti dal dosaggio
              epilettica nel 63-73% dei pazienti . Tuttavia, nel restante  utilizzato . A tale riguardo, i risultati migliori in termini di
                                        (3)
                                                                      (4)
              terzo dei casi è necessario ricorrere all’utilizzo di altri far-  efficacia venivano osservati con l’utilizzo di fenobarbital
              maci anticrisi somministrati per via endovenosa. Questi  somministrato al dosaggio iniziale di 20 mg/kg seguito da
              farmaci dovrebbero essere in grado di prolungare la tran-  100 mg ogni 6 ore, una dose elevata e superiore a quella
              sitoria attività antiepilettica delle benzodiazepine, portan-  raccomandata dalle linee guida della Società Americana di
              do ad una risoluzione completa dello stato epilettico senza  Epilessia (American Epilepsy Society) (15 mg/kg, sommi-
              comportare effetti avversi rilevanti.            nistrato in dose singola) ; non sorprende che l’utilizzo del
                                                                                 (5)
              ❒ ❒ SCOPI. Presentare le evidenze della letteratura medica  fenobarbital risultasse associato al peggior profilo di tolle-
                                                                                                (4)
              relative al trattamento farmacologico del paziente adulto  rabilità rispetto agli altri farmaci analizzati . La fenitoina


              Corrispondenza: Dr. Francesco Brigo, UOC di Neurologia, Ospedale, via Rossini 5, 39012 Merano (BZ), tel. 0473-263333, e-mail:
              francesco.brigo@sabes.it
              LX Congresso Nazionale SNO, 17-20 novembre 2021, Cagliari.
              Atti a cura di Maurizio Melis, Carlo Conti, Simone Comelli.
              Copyright © 2021 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-134-5



                                                          - 17 -
   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24