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Proceedings SNO “LX Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 18 NOVEMBRE
Abstract SESSIONE PLENARIA:
“NEURO-ONCOLOGIA: UPTODATE”
Neuro-oncologia
RM: protocolli di imaging avanzato
1
M. UKMAR , M. STUBOS 2
1 SC di Radiologia, Ospedale Maggiore, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, Trieste
2 SC (UCO) di Radiologia Diagnostica ed Interventistica, Dipartimento Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche
e della Salute, Università degli Studi, Trieste
La Risonanza Magnetica (RM) è la tecnica più accurata nel- follow-up dopo radioterapia in quanto ci consente di diffe-
la identificazione, diagnosi differenziale e grading della pa- renziare la radionecrosi dal tessuto patologico neoplastico.
tologia tumorale dell’encefalo risultando inoltre di fonda- La spettroscopia mediante valutazione di alcuni metaboliti
mentale importanza nella pianificazione pre-operatoria. fornisce informazioni sulla natura della lesione e sul gra-
A fianco delle tecniche convenzionali le tecniche avanzate ding della stessa.
permettono una migliore caratterizzazione e grading delle Nell’ambito del protocollo di studio pre-operatorio le tec-
neoplasie e tra queste si annoverano in particolare le se- niche avanzate fondamentali sono lo studio con tensori di
quenze pesate in diffusione (Diffusion-Weighted Imaging: diffusione (mappe colore e trattografia) e la RM funziona-
DWI), le sequenze di perfusione (Perfusion-Weighted Imag- le. La prima consente, unica tecnica in vivo, di valutare in
ing: PWI) e la spettroscopia. Più recentemente è stata im- modo non invasivo l’architettura della sostanza bianca ed
plementata anche in questo ambito la sequenza pesata in su- è utile per valutare i rapporti della lesione con i principali
scettibilità magnetica (Susceptibility Weighted Imaging: fasci mielinici che possono essere dislocati o infiltrati.
SWI). Per quanto riguarda il planning pre-operatorio ci si Infine, la fMRI permette di evidenziare l’attivazione di
avvale dello studio con i tensori di diffusione (mappe colore aree corticali eloquenti, più frequentemente le aree moto-
e trattografia) e dello studio con RM funzionale (fMRI). rie e del linguaggio, mediante lo studio delle variazioni
Nel protocollo diagnostico la diffusione ci consente di va- dell’emodinamica che queste mostrano durante l’esecuzio-
lutare mediante analisi qualitative e quantitative il grado di ne di un compito da parte del paziente.
cellularità della lesione. Le sequenze di perfusione e in In conclusione le tecniche “avanzate” sono utili nella carat-
parte quelle basate sulla suscettività magnetica ci consen- terizzazione delle lesioni tumorali in fase diagnostica e con-
tono di valutare la neoangiogenesi delle lesioni neoplasti- sentono in fase pre-operatoria di pianificare l’intervento con
che e pertanto ci forniscono indicazioni sul grading della il fine di consentire l’asportazione della lesione o parte di es-
neoplasia. In particolare l’imaging di perfusione è utile nel sa riducendo al massimo le sequele post-operatorie.
Corrispondenza: Dr.ssa Maja Ukmar, SC di Radiologia, Ospedale Maggiore, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, piaz-
za dell’Ospitale 1, 34125 Trieste (TS), e-mail: maja.ukmar@asugi.sanita.fvg.it
LX Congresso Nazionale SNO, 17-20 novembre 2021, Cagliari.
Atti a cura di Maurizio Melis, Carlo Conti, Simone Comelli.
Copyright © 2021 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-134-5
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