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Proceedings SNO                                                   “LXII Congresso Nazionale SNO”
                                                                                   VENERDÌ, 29 SETTEMBRE

              Abstract    SESSIONE PLENARIA:
                          “EPILESSIA AD EZIOLOGIA STRUTTURALE: FOCUS SULL’EPILESSIA TUMORALE”




                      Approccio farmacologico personalizzato nell’epilessia tumorale


                 E. ROSATI

                 Centro Epilessia, SOD di Neurologia 2, Dipartimento Neuromuscoloscheletrico e Organi di Senso,
                 Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze




              L’epilessia è una comorbilità frequente nei pazienti affetti  stone deacetilasi, potrebbero rappresentare ottimi candida-
                                                                (5)
              da tumori cerebrali e può essere il sintomo di esordio op-  ti . Purtroppo, ad oggi non esistono evidenze robuste sul-
              pure svilupparsi dopo la diagnosi oncologica. Varie evi-  la loro efficacia antitumorale, né che il loro effetto antiepi-
              denze suggeriscono che l’epilettogenesi è relativa a più fat-  lettico sia maggiore rispetto ad altri farmaci.
              tori tra cui uno sbilanciamento tra neurotrasmettitori ecci-  La terapia antiepilettica nei pazienti con tumore cerebrale
              tatori e inibitori, processi infiammatori, meccanismi com-  è il frutto di una decisione complessa che deve tener conto
              pressivi e inadeguato apporto di ossigeno e vascolarizza-  di più fattori. Se, in prima battuta, si raccomanda l’impie-
              zione al tessuto tumorale e alcuni fattori genetici .  go di farmaci indicati per l’epilessia focale, le caratteristi-
                                                         (1)
              L’epilessia nei pazienti affetti da tumore cerebrale sembra  che che principalmente orientano il clinico verso una scel-
              avere un ruolo peggiorativo sia sulla qualità di vita sia sul-  ta mirata nel singolo paziente sono l’efficacia e la tollera-
              la sopravvivenza, in parte per gli eventi avversi dei farma-  bilità, vista la frequente farmacoresistenza e l’alta inciden-
              ci anticrisi, in parte per lo scarso controllo clinico dell’epi-  za di eventi avversi in questa popolazione di pazienti. Le
              lessia e dell’ipereccitabilità neuronale che potrebbe avere  proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche sono altri
              un ruolo favorente la crescita tumorale . La scelta della te-  importanti parametri di scelta. Per minimizzare il rischio di
                                           (2)
              rapia in questi pazienti deve tener conto delle peculiarità  interazioni farmacologiche con le terapie oncologiche o
              relative alla condizione oncologica e delle ipotesi sull’epi-  quelle usate per altre comorbilità, i farmaci che non siano
              lettogenesi oncologica.                          induttori o inibitori enzimatici sono, infatti, in generale da
              Non ci sono ad oggi dati provenienti da trials clinici che  preferire.
              supportino la scelta dei farmaci anticrisi in questa popola-  Un altro criterio di scelta è rappresentato dalla disponibili-
              zione di pazienti poiché questi solitamente escludono dal-  tà di formulazioni diverse da quella orale, come le formu-
              l’arruolamento i pazienti tumorali. Non ci sono neanche  lazioni per somministrazione endovenosa o in soluzione
              evidenze che le caratteristiche del tumore possano indiriz-  per os, utili ad esempio nella gestione del paziente nelle fa-
              zare la selezione di un farmaco specifico.       si terminali di malattia o nelle urgenze neurologiche. An-
              Visto che neoplasia ed epilessia condividono meccanismi  che la possibilità di una rapida titolazione può rappresen-
              patogenetici a comune è ipotizzabile che un trattamento ef-  tare un vantaggio considerando che la necessità di un rapi-
              ficace nel contrastare la crescita tumorale potrebbe avere  do cambiamento terapeutico o del trattamento di crisi sub-
                                          (3,4)
              un effetto antiepilettico e viceversa . In questo senso è  entranti sono, in questi pazienti, tutt’altro che infrequenti.
              possibile che alcuni farmaci anticrisi possano essere prefe-  Gli effetti sulle comorbilità come quella psichiatrica o co-
              ribili rispetto ad altri per il loro potenziale effetto antitu-  gnitiva, di frequente riscontro in questa popolazione di pa-
              morale. Tra questi i farmaci con effetto sul sistema gluta-  zienti, hanno inoltre un ruolo importante nella selezione di
              matergico, quelli con attività GABAergica (Gamma  un farmaco e fanno propendere per l’impiego di molecole
              AminoButyric Acid) o con ruolo sulla regolazione delle  con bassa probabilità di peggioramento delle performance
              correnti ioniche del cloro, le molecole in grado di interfe-  cognitive e di eventi avversi psichiatrici.
              rire con la via mTOR (mechanistic Target Of Rapamycin)  In caso di fallimento della prima monoterapia la scelta di
              o con la regolazione epigenetica come gli inibitori dell’i-  passare a una monoterapia alternativa o a una politerapia


              Corrispondenza: Dr.ssa Eleonora Rosati, Centro Epilessia, SOD di Neurologia 2, AOU Careggi, largo G.A. Brambilla 3, 50134
              Firenze (FI),e-mail: rosatie@aou-careggi.toscana.it
              LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
              Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
              Copyright © 2023 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-138-3



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