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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 28 SETTEMBRE
Abstract SESSIONE PLENARIA:
“ICTUS: CERTEZZE, DUBBI, NOVITÀ”
Uso degli stent nell’ictus ischemico acuto acuto e terapia medica
F. CAPASSO
SOD di Interventistica Neurovascolare, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze
❒ ❒ INTRODUZIONE. La trombectomia meccanica rappresen- rischiose. La PTA dovrebbe essere eseguita con un pallon-
ta il gold standard per il trattamento endovascolare dei pa- cino sottodimensionato per evitare lesioni vascolari, come
zienti con ictus ischemico da occlusione dei grossi vasi dissezioni e rotture, ed evitare di spalmare la placca contro
(Large Vessel Occlusion: LVO). Le principali tecniche so- l’origine dei vasi perforanti (effetto spazzaneve). In questo
no la trombectomia con stent retriever, la tromboaspirazio- caso, lo scopo non è il restauro del lume originario, ma il
ne o la tecnica combinata che utilizza in contemporanea lo ripristino di un flusso sanguigno sufficiente.
stent retriever e l’aspirazione. Queste tecniche sono state ■ Stent pre-montati su microcatetere a palloncino. L’uso
sviluppate per la rimozione dei coaguli embolici che oc- off-label degli stent coronarici montati su palloncino è ab-
cludono il grande vaso. Attualmente, con esse si riesce a bastanza diffuso nell’uso comune. Quando si utilizzano
ottenere un tasso di ricanalizzazione accettabile, definito stent pre-montati su palloncino, bisogna valicare la stenosi
come modified Treatment In Cerebral Infarction (mTICI) con una microguida e posizionarla distalmente alla placca
di grado 2b o 3, nell’85-90% dei casi. in modo da avere un supporto adeguato all’avanzamento
Nel restante 10-15% dei casi, i nostri tentativi di rivascola- del sistema. Una volta posizionato correttamente lo stent
rizzazione fallisco perché l’eziologia alla base dell’ictus pre-montato su palloncino a cavaliere della stenosi, è pre-
ischemico non è l’embolia, bensì l’aterosclerosi dei vasi in- feribile espanderlo al diametro desiderato utilizzando una
tracranici (Atherosclerosis and Vascular Inflammation: siringa manometrica ottenendo così un impianto accurato
AVI) con conseguente grave stenosi residua o placca insta- dello stent lungo tutto il segmento malato. Lo svantaggio è
bile e trombosi/re-occlusione in situ. Quindi, la gestione di che il sistema per il rilascio dello stent è più rigido di quel-
questo gruppo di pazienti è molto complessa e non è stata lo utilizzato per il posizionamento di stent autoespandibili.
ancora definita la strategia di trattamento ottimale. Il tratta- Questi stent sono più comunemente utilizzati per il tratta-
mento così detto di salvataggio deve essere focalizzato sul- mento del circolo posteriore, in particolare nel segmento
l’inibizione piastrinica e sulla riduzione del grado di steno- V4 dell’arteria vertebrale e dell’arteria basilare, così come
si residua; pertanto, si ricorre all’utilizzo dell’angioplastica nella sezione intracranica dell’arteria carotide interna.
e/o stenting + farmaci antiaggreganti per ottenere una riva- ■ Stent autoespandibili. L’impianto di stent autoespandi-
scolarizzazione adeguata. La diagnosi di AVI come mecca- bili richiede due fasi di lavoro: la prima è la PTA della ste-
nismo alla base di LVO è impegnativa e spesso viene effet- nosi e la seconda l’impianto dello stent. La procedura con
tuata solo dopo un tentativo iniziale di rivascolarizzazione. palloncino da PTA è simile a quella descritta sopra per
❒ ❒ TECNICHE ENDOVASCOLARI. l’impianto di stent montati su palloncino. Dopo la PTA, se
■ Angioplastica. La Percutaneous Transluminal Angio- si è utilizzato un microcatetere a palloncino rapid exchan-
plasty (PTA) come trattamento delle stenosi intracraniche ge, è necessario effettuare una manovra di scambio per
offre il vantaggio di un approccio difensivo, potenzialmen- portare il microcatetere a livello della stenosi e rilasciare lo
te incrementale e che consente un ottimale follow-up con stent. Il microcatetere a palloncino a doppio lume permet-
tutte le metodiche radiodiagnostiche, poiché non vi è nes- te invece, di poter impiantare lo stent da uno sei due lumi
sun artefatto dovuto al materiale metallico dello stent im- evitando così di dover effettuare una manovra di scambio
piantato. Inoltre, l’utilizzo di un singolo palloncino solita- e riducendo il rischio di possibili complicanze. In com-
mente evita manovre di scambio che possono essere molto mercio, ci sono stent con un rivestimento a bassa trombo-
Corrispondenza: Dr. Francesco Capasso, SOD di Interventistica Neurovascolare, AOU Careggi, largo G.A. Brambilla 3, 50134
Firenze (FI), e-mail: francesco.capasso1@gmail.com
LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
Copyright © 2023 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-138-3
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