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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 28 SETTEMBRE
Abstract SIMPOSI PARALLELI:
“GESTIONE DELLA MAV SANGUINANTE IN FASE ACUTA”
MAV sanguinante in fase acuta: ruolo del Neuroradiologo
L. RENIERI
SOD di Interventistica Neurovascolare, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze
Le Malformazioni Artero-Venose (MAV) cerebrali sono Presso il nostro Centro, l’indicazione e le modalità di trat-
malformazioni vascolari complesse che necessitano di una tamento vengono prese caso per caso in un contesto multi-
profonda conoscenza dell’anatomia e fisiopatologia per disciplinare, dove vengono discussi tutti i paziente che so-
poter effettuare un trattamento in sicurezza. Al giorno no stati sottoposti a studio angiografico cerebrale. Per le
d’oggi, l’embolizzazione endovascolare e la radiochirurgia MAV piccole - a nostro avviso - la prima opzione terapeu-
sono le metodiche più frequentemente utilizzate per la lo- tica è l’embolizzazione (in una o più sedute), perché i ri-
ro ridotta invasività rispetto alla neurochirurgia convenzio- sultati sono soddisfacenti in termini di sicurezza ed effica-
nale. Questa presentazione mira a valutare diversi e nuovi cia e nel in caso di nidus residuo il trattamento può co-
tecniche endovascolari per quasi tutte le MAV di piccole munque essere portato a termine mediante intervento chi-
dimensioni o per ridurre il nidus di quelle più grandi al fi- rurgico o radiochirurgia. Un altro vantaggio di questa stra-
ne di facilitare l’intervento chirurgico o radiochirurgico. tegia è che il paziente solitamente mostra una maggior
Il trattamento delle MAV è spesso una sfida visto l’alto tas- compliance verso l’embolizzazione rispetto all’intervento
so di complicazioni peri-procedurali e la gestione delle chirurgico. Se l’embolizzazione è considerata irrealizzabi-
MAV non rotte resta tuttora controversa e non esistono linee le si opta per l’intervento chirurgico o la radiochirurgia.
guida ben definite e chiare che diano le giuste indicazioni. Ovviamente, la chirurgia è la prima scelta quando è pre-
L’embolizzazione, la chirurgia o la radiochirurgia da sole sente un ematoma potenzialmente letale.
sono sicure ed efficace per le MAV di piccole dimensioni, Nonostante i progressi delle tecniche endovascolari, le
mentre nel caso di quelli più grandi, un approccio multidi- MAV di grandi dimensioni rappresentano sicuramente una
sciplinare potrebbe spesso condurre alla cura definitiva del delle principali controindicazioni al trattamento endova-
paziente (embolizzazione mirata pre-chirurgica o radiochi- scolare visto l’alto tasso di complicanze peri-procedurali.
rurgica); le MAV Spetzler Martin 4 e 5 molto spesso riman- Secondo la nostra esperienza, nel caso di MAV di grandi
gono incurabili a causa dell’elevato tasso di morbi-mortali- dimensioni, una volta presa la decisione di trattare il pa-
tà dell’intervento. Le tecniche di embolizzazione hanno ziente si procede con un approccio interdisciplinare. Se
avuto un vero e proprio exploit con l’entrata in commercio l’intervento chirurgico è fattibile, si esegue una parziale
degli agenti embolici liquidi non adesivi. Al giorno d’oggi, embolizzazione preoperatoria per devascolarizzazione i
infatti, attraverso il trattamento endovascolare si può otte- territori più profondi, cioè quelli che per il chirurgo po-
nere l’occlusione di un intero nidus in un’alta percentuale di trebbero essere quelli più difficili da controllare adeguata-
casi. Riportiamo la nostra esperienza nel trattamento delle mente, pseudoaneurismi, o macro-fistole. In questi casi è
MAV con un focus sugli sviluppi endovascolari. importante evitare l’occlusione o la stasi venosa per pre-
Come detto prima, l’obiettivo del trattamento endovasco- servare l’equilibrio emodinamico: entrare nel nidus non è
lare è quello di ottenere la completezza obliterazione delle affatto necessario è sufficiente occludere le afferenze arte-
MAV di piccole dimensioni e una buona devascolarizza- riose. Questi principi generali devono essere discussi e pia-
zione di quelle MAV di medie o grandi dimensioni per ren- nificati comunque con il chirurgo prima di ogni trattamen-
dere più efficace e sicura la resezione chirurgica o il tratta- to. Nel caso di MAV profonde e di grandi dimensioni, do-
mento radiochirurgico. ve la chirurgia è molto complessa o addirittura controindi-
Corrispondenza: Dr. Leonardo Renieri, SOD di Interventistica Neurovascolare, AOU Careggi, largo G.A. Brambilla 3, 50134 Firenze
(FI).
LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
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