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Proceedings SNO                                                   “LXII Congresso Nazionale SNO”




                     70        Kim et al. (2014) (10)  (11)                    Malformazioni artero-venose
                   Rischio cumulativo di rottura (%)  50                       Malformazioni artero-venose
                     60
                                                                               precedentemente rotte
                               Gross et al. (2013)
                     40

                     30
                                                                               non rotte
                     20
                     10

                     0
                       0            5            10           15           20
                                                Anni

              Figura 1. Ipotetico rischio cumulativo di rottura in pazienti con malformazioni artero-venose (modificata da Lawton MT, Rutledge
                                                                              (1)
              WC, Kim H et al. Brain arteriovenous malformations. Nat Rev Dis Primers 2015; 1: 15008 ).

              rò, i suoi limiti ed è possibile che pazienti diversi presenti-  to o all’edema cerebrale. Va segnalato che ognuno di loro
              no un mix tra questi fenomeni che possono risultare diffi-  ha avuto un episodio ipertensivo precedente alla compli-
              cili da identificare nel singolo paziente .      canza. Il trattamento emodinamico di tali complicanze è
                                            (7)
              Morgan e collaboratori hanno valutato in una coorte di pa-  stato guidato dai dati di angioTC che hanno condotto sia ad
              zienti arruolati nell’arco di 25 anni l’effetto della introdu-  una riduzione della pressione target sia ad un suo aumento
              zione di un protocollo di trattamento aggressivo dei valori  in funzione della prevalenza di un fenomeno di NPPB o di
              pressori post-operatori rispetto al rischio di emorragia ce-  OH .
                                                                 (9)
              rebrale post-rimozione della malformazione artero-venosa.   Oggi in letteratura è possibile trovare opinioni di esperti
              Dallo studio non si evince un generale vantaggio dalla in-  che suggeriscono quale sia il target pressorio “migliore” in
              troduzione del protocollo. Dicotomizzando successiva-  funzione della dimensione della MAV. Alcuni propendono
              mente i pazienti in alto grado o medio grado in accordo con  ancora per mantenere valori tendenzialmente più bassi dei
              la classificazione di Spetzler-Ponce gli Autori evidenziano  valori prechirurgici in accordo alla storica teoria del NPPB
              una moderata associazione tra il rischio di evoluzione
                                                               altri raccomandano di rifarsi ai valori “normali” del pa-
              emorragica ed il controllo aggressivo della pressione arte-
                                                               ziente evidenziando che nella loro casistica una eccessiva
              riosa. Il lavoro presenta, però, alcuni fattori confondenti: la
                                                               riduzione della pressione è stata causa di effetti deleteri.
              metodologia “prima/dopo” della introduzione del protocol-
                                                               Nessuna di queste raccomandazioni degli esperti si basa,
              lo non tiene conto del possibile miglioramento dello skill
                                                               oggi, su dati di letteratura solida.
              chirurgico e non è chiaro quanto i pazienti siano stati ade-  In virtù di quanto sopra descritto mi permetto di formulare
              renti al protocollo stesso .
                                 (8)
                                                               le mie personali (e quindi ampiamente discutibili) conclu-
              In Canada Chui e collaboratori hanno studiato 207 pazien-
                                                               sioni in merito al trattamento della pressione arteriosa dei
              ti con MAV non rotte per i quali i valori pressori target
                                                               pazienti con MAV sanguinante e disturbo di coscienza:
              post-operatori erano stati valutati in collaborazione tra
                                                               • Non è chiaro quale sia il target pressorio ottimale anche
              neurochirurgo ed anestesista in accordo con i valori pres-
              sori pre-chirurgici, le comorbilità del paziente, la dimen-  se i pazienti che deteriorano mostrano frequentemente
                                                                un aumento della pressione arteriosa precedentemente al
              sione della MAV e le perdite ematiche post-operatorie.
                                                                neuroworsening.
              Secondo le più recenti indicazioni di letteratura tutti i pa-
                                                               • I pazienti con MAV sanguinante possono sviluppare sia
              zienti sono stati svegliati al termine della chirurgia, mante-
              nuti un paio di ore in recovery room e successivamente in-  fenomeni di “Normal Perfusion Pressure Breakthrough”
              viati in un ambiente dove fosse possibile un monitoraggio  che “Occlusive Hyperemia”.
              pressorio stretto per le successive 72 ore.      • Lo stesso malato potrebbe evidenziare entrambi i feno-
              Nella maggior parte dei casi il target pressorio post-opera-  meni in tempi diversi della malattia.
              torio concordato era < 120 mmHg. Oltre la metà dei pa-  • Il trattamento pressorio potrebbe essere “individualizza-
              zienti fallì il mantenimento del target pressorio in ogni am-  to” in virtù di quale dei due fenomeni si riveli prevalente.
              biente (Recovery Room e degenza). Solo il 4,4% dei pa-  • L’imaging avanzato in TC potrebbe essere lo strumento
              zienti sviluppò una complicanza legata o al sanguinamen-  per identificare quale paziente beneficia di un target
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