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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 28 SETTEMBRE
Abstract SIMPOSI PARALLELI:
“URGENZE NEUROLOGICHE IN GRAVIDANZA”
La diagnostica neuroradiologica
e la radioprotezione in urgenza in gravidanza
R. FRANCIOSI
UO di Radiologia, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS), Ospedale “S. Maria del Carmine”, Rovereto (Trento)
Le gestanti possono presentare più di un’urgenza neurolo- riera placentare, vengono secreti attraverso l’urina nel li-
gica simultaneamente, soprattutto vascolare. Le più comu- quido amniotico e successivamente possono essere deglu-
ni spaziano dall’eclampsia, la RCVS (Reversible Cerebral titi ed assorbiti dal feto.
Vasoconstriction Syndrome), lo stroke alla trombosi dei se- Per quanto riguarda i mezzi di contrasto iodati:
ni venosi durali, le meno comuni dall’apoplessia pituitaria • non ci sono studi che confermino effetti teratogeni;
alla miastenia gravis, solo per citarne alcune. • se utilizzati dopo la 12 settimana di gestazione aumenta-
Nel percorso diagnostico l’imaging neuroradiologico ha un no il rischio di ipo-tiroidismo nel neonato: necessaria
ruolo di primaria importanza e pone due problematiche successiva sorveglianza.
principali: l’esposizione del feto alle radiazioni ionizzanti L’utilizzo del mezzo di contrasto a base di gadolinio è in-
o al campo magnetico e l’eventuale somministrazione di vece controverso benché siano in corso studi retrospettivi
mezzo di contrasto iodato/paramagnetico. e pertanto al momento non raccomandato.
Per quanto concerne le radiazioni ionizzanti bisogna tener Conclusioni. La gravidanza va protetta:
presente che esse possono produrre: • considerare il rischio (potenziale?)/beneficio ogni volta
• effetti deterministici (teratogenesi); che si sottopone la gestante ad esami neuroradiologici
• periodo di maggior rischio fra la 2a settimana e la 15a con impiego di radiazioni ionizzanti o campo magnetico;
settimana; • in caso di reale necessità l’uso della RM è consentito du-
• dose superiore a 100 mGy; rante tutta la gestazione;
• effetti stocastici (carcinogenesi). • la TC dei distretti sovradiaframmatici generalmente
Non esiste una dose-soglia, ma la maggior parte degli esa- comporta l’esposizione ad una dose contenuta per il fe-
mi eseguiti sopra il diaframma comporta bassa irradiazio- to, con un rischio deterministico che si riduce dopo la
ne al feto o comunque considerata accettabile. 15a settimana;
La maggior parte degli studi riguardanti la sicurezza in RM • l’impiego del mezzo di contrasto iodato è possibile (sor-
non ha invece evidenziato effetti secondari (teratogeni/ veglianza dopo la 12a settimana);
danni acustici). • l’impiego del gadolinio non è raccomandato in gravi-
I mezzi di contrasto iodati/paramagnetici passano la bar- danza.
Corrispondenza: Dr.ssa Rossana Franciosi, UO di Radiologia, Ospedale S. Maria del Carmine, corso Verona 4, 38068 Rovereto
(TN), e-mail: rossana.franciosi@apss.tn.it
LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
Copyright © 2023 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-138-3
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