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Proceedings SNO                                                        “Cranioplastica terapeutica”



               Editoriale






                       Introduzione







               L     a trapanazione cranica e, conseguentemente, la  della chirurgia plastico-ricostruttiva dell’estremità
                     successiva necessità di colmare la craniolacu-
                                                                cefalica può portare ad incorrere in gravi complican-
                     nia, fanno parte del DNA della chirurgia del-
                                                                Ritenere la cranioplastica come chirurgia entry level
               l’estremità cefalica.                            ze, non sempre facili da affrontare e risolvere.
               Le evidenze storiche ce ne danno ampiamente confer-  o da praticarsi a ferragosto od alla vigilia di Natale,
               ma anche se, a cavallo degli anni ’60-’90 dello scorso  per non occupare la sala operatoria con chirurgia “mi-
               secolo, le cranioplastiche sono state spesso relegate a  nore”, può far incappare in seri problemi soprattutto
               funzione ancillare rispetto ai virtuosismi neurochirur-  per il Paziente, ma che, inevitabilmente, coinvolgono
               gici che, proprio in quei decenni, violavano aree en-  anche il curante. Basti pensare che un Paziente su tre,
               cefaliche ritenute inaccessibili pena esiti catastrofici.  dopo intervento di cranioplastica, può presentare del-
               Sul finire dello scorso secolo, però, la cranioplastica  le complicanze generiche e che un Paziente su quat-
               ha incominciato a rinascere a nuova vita suscitando  tro può richiedere un reintervento chirurgico.
               sempre maggior interesse. Questo, è innegabile, so-  Conoscere potenzialità e limiti delle protesi craniche
               prattutto grazie ai nuovi materiali ed alla possibilità di  è dunque imperativo per condurre questa chirurgia al
               realizzare protesi “su misura” (custom made) per  meglio.
               quello specifico Paziente, restituendogli la morfolo-  È ritenuto quindi indispensabile affrontarla in moda-
               gia più consona per quel contesto. Non solo, lo svi-  lità multidisciplinare dove il nurochirurgo, il chirurgo
               luppo della chirurgia demolitiva-ricostruttiva in un  plastico ed il chirurgo maxillo-facciale agiscono in si-
               solo step (preparando la protesi custom made prima di  nergia, in modo paritario, al fine di massimizzare le
               realizzare la craniectomia per asportazione di lesioni  reciproche competenze per raggiungere il miglior ri-
               destruenti la teca cranica) ha fornito una accelerazio-  sultato possibile. L’equipe chirurgica deve, inoltre,
               ne nel crescente interesse verso le cranioplastiche.  dialogare con il radiologo, il laboratorista, il medico
               La neuronavigazione e l’utilizzo della TC cranica in-  nucleare, il bioingegnere, il tecnico della produzione,
               tra-operatoria hanno contribuito non poco ad ottimiz-  il neuroriabilitatore, ecc., cioè con tutta la complessa
               zare questa procedura chirurgica, rendendola sempre  filiera di professionalità che si incontra nel realizzare
               più precisa.                                     una cranioplastica.
               Inoltre, è ormai acclarato che la cranioplastica non è  Infatti, le cranioplastiche hanno ancora molta strada
               un intervento estetico o, almeno, non solo, ma so-  da fare sia per quanto concerne la ricerca di base, sia
               prattutto un provvedimento terapeutico. In alcuni ca-  nell’ambito delle applicazioni cliniche, perché sem-
               si essenziale, se pensiamo alle “sindromi del trapana-  pre più è chiesto di passare da una chirurgia mera-
               to cranico”.                                     mente ricostruttiva ad una medicina che sappia rige-
               La cranioplastica, dunque, come inalienabile diritto  nerare.
               alla salute e non presidio chirurgico per vanità.
               Sottovalutare, come spesso si è fatto, la complessità                           BRUNO ZANOTTI



               Corrispondenza: Dr. Bruno Zanotti, Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia” e Dipartimento di Chirurgia Plastica
               e Ricostruttiva c/o Ospedale Civile “S. Michele”, piazza Rodolone, 33013 Gemona del Friuli (UD), e-mail: bruno.zanotti@cranioplastica.it
               Cranioplastica terapeutica (a cura di Bruno Zanotti, Angela Verlicchi, Pier Camillo Parodi): 11.
               Proceedings SNO: Master sulle Cranioplastiche terapeutiche custom made - LII Congresso Nazionale SNO, 11 maggio 2012, Roma.
               Copyright © 2013 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-102-4



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