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Considerazioni storiche intorno alle soluzioni di continuità della teca cranica A. Porro

Si tratta non solo di uno fra i maggiori fisiologi della Anch’egli può essere ricordato per la sua dimensione
seconda metà dell’Ottocento, ma anche di una di tecnica; per studiare la fisiologia e la patologia del
quelle figure di scienziati, che trovarono in Italia un movimento ideò strumenti e tecniche innovative di
luogo privilegiato per condurre le proprie ricerche, fi- registrazione, e deve essere considerato fra i più rile-
nendo con lo stabilirvisi definitivamente (Moleschott, vanti esponenti dello sviluppo della cinematografia
olandese di nascita, fu anche Senatore del Regno scientifica.
d’Italia). Laureatosi ad Heidelberg, ove fondò e di- Si era laureato con una tesi sulla circolazione del san-
resse il Laboratorio di Fisiologia della locale Uni- gue in condizioni normali e patologiche, incentrata
versità (1853), fu professore di Fisiologia a Zurigo sull’uso della strumentazione elaborata da Ludwig,
(1856), per poi trasferirsi a Torino (1861) e Roma secondo la metodologia grafica.
(dal 1879): Mosso a lui succedette, sulla cattedra Con queste premesse formative e di rapporti scienti-
dell’Ateneo torinese. fici, ben comprendiamo come Mosso intendesse in-
L’importanza della diretta discendenza scientifica di trodurre la rilevazione grafica dei parametri e dei fe-
Mosso dal fisiologo olandese-italiano trova autorevo- nomeni, al servizio della valutazione del funziona-
le conferma e traccia anche negli Atti Parlamentari mento degli organi interni (ed il cervello non poteva
del Senato del Regno, in occasione della commemo- essere considerata un’eccezione).
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razione . Due erano, in quel lasso di tempo dell’ultimo quarto
Il secondo Autore, che si può ricordare, è Moritz dell’Ottocento, i parametri, sulla cui registrazione si
Schiff (1823-1896): anch’egli, nel suo percorso riponevano speranze di valutazione unicistica, nella
scientifico-accademico, dal mondo tedesco si portò in prospettiva di svelare quei segreti della vita, che sem-
Italia (all’Istituto di Studi Pratici e di Perfezionamen- bravano sfuggire alla dimensione quantitativa: il flus-
to di Firenze, quale professore di Fisiologia fra il so sanguigno e la temperatura.
1862 ed il 1876), per concludere la sua attività a Le prime sperimentazioni di Mosso si avvalsero del-
Ginevra. Schiff si dedicò, fra l’altro, ad indagare i l’applicazione della tecnica pletismografica, per la ri-
rapporti fra sistema nervoso e circolo sanguigno. levazione del cosiddetto polso cerebrale: le variazio-
Quando, invece, si cita il nome di Carl Ludwig ni del flusso ematico cerebrale venivano messe in re-
(1816-1895), si entra in contatto con una delle figure lazione alle differenti attività poste in essere dal sog-
di maggior rilievo della fisiologia sperimentale, e in getto (Figura 3).
questo contesto si vuole sottolineare il suo apporto al- Le grafiche mossiane potrebbero essere definite, con
lo sviluppo tecnico della disciplina. tutte le cautele del caso e per usare termini d’attuali-
Fondatore dell’Istituto di Fisiologia a Leipzig (1869) tà, come le prime espressioni di neuroimaging, pro-
(e colà Mosso si recò), a Ludwig si deve l’introduzio- prio perché correlate a differenti condizioni dei sog-
ne nella tecnica fisiologica della grafica automatica. getti analizzati.
Il suo apparecchio di registrazione su tamburo rotan- Egli inferiva un aumento del flusso sanguigno cere-
te, il chimografo, divenne uno strumento indispensa- brale in rapporto con l’attività psichica.
bile in ogni laboratorio di fisiologia, e simbolo di una Non vi è chi non veda e riconosca, seppure nella li-
visione meccanicistica della disciplina. mitatezza della strumentazione del tempo, come essa
Che dire, inoltre, di Claude Bernard (1813-1878), se possa essere considerata la partenza di un lungo per-
non che il suo lavoro di introduzione del metodo spe- corso, che è sinora giunto alla PET od alla fMRI.
rimentale in medicina fa di lui uno degli esponenti In questo caso, inoltre, la correlazione con l’attività
rappresentativi di punti di svolta epocali nell’evolu- neurochirurgica può essere definita in modo mag-
zione della scienza? giormente stringente, allorché si pensi che talune os-
Per l’assunto presente, si possono ricordare i suoi servazioni mossiane erano strettamente collegate al-
esperimenti sui nervi vaso-motori. l’esecuzione di interventi neurochirurgici od ad esiti
Anche con Louis-Antoine Ranvier (1835-1922) Mos- di traumi interessanti la teca cranica.
so ebbe rapporti: dello studioso francese si possono La rilevazione corticale del polso cerebrale era stata
ricordare le ricerche di neuroistologia e neuroanato- già dalla fine degli anni Settanta del secolo proposta
mia. dal fisiologo torinese in una memoria presentata alla
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Infine, ma solo per non appesantire la trattazione, non Reale Accademia dei Lincei e pubblicata nel 1881 .
si può non citare il nome di Etienne Jules Marey Le sue grafiche rappresentavano differenti condizio-
(1830-1904). ni: si possono esplicitamente ricordare quelle relative

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