Page 13 - Cranioplasty.qxd
P. 13
Proceedings SNO “Cranioplastica terapeutica”
Comunicazione
Considerazioni storiche intorno
alle soluzioni di continuità della teca cranica
e l’evoluzione medico-chirurgica
A. PORRO, A. F. FRANCHINI*, L. LORUSSO**
Dipartimento Specialità Medico-Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica, Università degli
Studi, Brescia
* Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università degli Studi, Milano
** UO di Neurologia, Azienda Ospedaliera “Mellino Mellini”, Chiari (Brescia)
INTRODUZIONE gia, con vicende scientifiche di ambito generale, con
sviluppi disciplinari apparentemente distanti.
La soluzione di continuità della teca cranica è qual- Come accennato da Verlicchi e Zanotti , il primo
(30)
cosa di più di un evento traumatico, di una necessità spunto correlato ad una dimensione scientifica pros-
diagnostica e/o terapeutica, di un problema da risol- sima ai nostri concetti di modernità, ci riporta al XVI
vere con tecnologie, tecniche, mezzi appropriati: è la secolo, ma noi tutti ben siamo consci che al secolo
testimonianza tangibile degli atti medico-chirurgici successivo, con lo sviluppo di un nuovo modello di
dei tempi più antichi, il punto di partenza, al quale scienza, si debbano gli apporti metodologici e tecni-
siamo inconsciamente legati (e tutti riconosciamo, or- ci, che influenzarono anche l’ambito che ci interessa
mai, il valore dell’inconscio). approfondire.
Possiamo, allora, cercare di sottolineare taluni aspet- Quindi, il nostro punto di partenza sarà collocato a
ti di questa simbolica centralità, giacché gli apporti Roma, verso la fine del XVII secolo.
storici specifici, interni al problema della craniopla-
stica sono stati autorevolmente proposti alla riflessio-
ne degli storici e di chi è professionalmente interes- VERSO LA FINE DEL XVII SECOLO
sato al problema .
(30)
Al lavoro ora citato, quindi, si rimanda sia per ogni La scelta di questo esordio non è casuale, e ci con-
approfondimento bibliografico, sia quale punto di sente di entrare nella dimensione della neurofisiolo-
partenza per ulteriori riflessioni. gia, allorché si ritenga la soluzione di continuità del-
Il nostro apporto, invece, si propone di sottolineare la teca cranica come il luogo privilegiato d’osserva-
alcuni e diversi legami, che correlano la soluzione di zione, una sorta di finestra aperta sull’ignoto (o sul
continuità della teca cranica, talune tecniche di inter- parzialmente ignoto): la possibilità di osservare in vi-
vento, tal altri aspetti dell’attività neurochirurgica vo il funzionamento cerebrale.
con momenti evolutivi della medicina e della chirur- Dobbiamo riferirci alle posizioni meccanicistiche,
Corrispondenza: Dr. Lorenzo Lorusso, UO di Neurologia, Azienda Ospedaliera “M. Mellini”, viale Mazzini 6, 25032 Chiari (BS), tel.
030-7102631, fax 030-7102622, e-mail: walton2002@libero.it
Cranioplastica terapeutica (a cura di Bruno Zanotti, Angela Verlicchi, Pier Camillo Parodi): 13-21.
Proceedings SNO: Master sulle Cranioplastiche terapeutiche custom made - LII Congresso Nazionale SNO, 11 maggio 2012, Roma.
Copyright © 2013 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-102-4
- 13 -