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Proceedings SNO                                                        “Cranioplastica terapeutica”



               ❒ ❒ FORMA DELL ’ IMPIANTO                        facilitare l’alloggiamento dell’impianto. I margini
                                                                dell’osso devono essere drillati per favorire un lieve
               Perché avvenga l’osteointegrazione, il sostituto d’os-  sanguinamento. È necessario evitare l’utilizzo di fre-
               so deve avere un disegno che segue ed aderisce ai  se diamantate e non eseguire un’eccessiva fresatura,
               margini della craniolacunia. Per questo motivo è ne-  che potrebbe allargare il perimetro del difetto osseo.
               cessario utilizzare biomateriali “custom made” con  Come già in precedenza segnalato, l’impianto deve
               tecnica ricostruttiva stereolitografica guidata dalla to-  avere caratteristiche di rigidità, intesa come abilità a
               mografia assiale computerizzata che assicura il con-  resistere a forze che possono deformare, e stabilità,
               tatto su tutti i bordi fra craniolacunia e impianto.   condizione di assenza di micro- o macromovimenti
                                                                dell’opercolo osso nei confronti del cranio. La stabi-
                                                                lità è assicurata dalla perfetta coincidenza dei margi-
               ❒ ❒ CARATTERISTICHE DELL ’ IMPIANTO              ni ossei con l’impianto e dal fissaggio adeguato con
                                                                placche e viti o con fili di sutura non riassorbibili, po-
               Il sostituto osseo deve possedere un biomimetismo di
                                                                sizionati in punti strategici della geometria dell’oper-
               tipo geometrico e chimico.                       colo osseo.
               Il biomimetismo geometrico presuppone che il mate-
               riale sia dotato di micro- e macroporosità con pori
               d’interconnessione. La macroporosità stimola la co-
               lonizzazione delle cellule osteoblastiche mentre la  CONCLUSIONE
               microporosità promuove la rapida colonizzazione del
                                                                La ricerca dell’osteointegrazione nell’utilizzo dell’os-
               sangue la cui diffusione è permessa dai pori d’inter-
                                                                so autologo durante un intervento di cranioplastica è
               connessione .
                         (5)
                                                                un obiettivo auspicabile e di facile conseguimento.
               Il biomimetismo chimico consiste nel rendere il sosti-
                                                                Permette di migliorare il risultato estetico e ridurre
               tuto osseo il più simile in termini di composizione al-  complicanze quali inestetismi dolorosi ed infezioni.
               l’osso stesso. L’osso umano è composto nel 70% da
                                                                La ricerca dell’osteointegrazione con sostituti ossei
               matrice inorganica quale l’idrossiapatite, per un 22%
                                                                inorganici, nell’intervento di cranioplastica, potrebbe
               da matrice organica (cellule e collagene) e per un 8%
                                                                essere considerata inutile, essendo opinione comune
               da acqua, con un rapporto calcio fosfato di 1,71.
                                                                che l’impianto protesico debba rispondere ai soli re-
               Il sostituto d’osso che più si avvicina ad un biomime-  quisiti di chiusura della craniolacunia, protezione del
               tismo geometrico e chimico è l’idrossiapatite porosa.
                                                                cervello e ripristino di un aspetto estetico adeguato.
                                                                Viceversa, la scelta di un sostituto d’osso, in funzio-
                                                                ne anche della possibilità che avvenga l’osteointegra-
               ❒ ❒ CONDIZIONE DEL SITO RICEVENTE (CRANIOLACUNIA)
                                                                zione, può offrire gli stessi vantaggi dell’utilizzo di
               I margini della craniolacunia devono essere vitali e  osso autologo, unita alla garanzia di impossibilità del
                                                                riassorbimento. Il biomateriale viene considerato dal-
               affinché questo avvenga è necessario che durante l’u-
                                                                l’organismo ricevente come “proprio”.
               tilizzo del craniotomo si bagni abbondantemente l’os-
                                                                Un nuovo modo di concepire la medicina passando
               so e la lama. Se l’osso è esposto all’aria per più di 30
                                                                da una medicina di tipo ricostruttiva ad una medicina
               minuti o è sottoposto a temperature superiori a 47
               °C (2,8)  perde in modo significativo la vitalità.  di tipo rigenerativa.
               Determinati antibiotici come gli aminoglicosidi do-
               vrebbero essere evitati perché sono lesivi per le cel-
                                                                   BIBLIOGRAFIA
               lule e diminuiscono le capacità osteogenetiche del-
               l’osso.                                          1.  Albrektsson T., Branemark P.I., Hansson H.A., Lindstrom
                                                                   J.: Osseointegrated titanium implants. Requirements for
                                                                   ensuring a long-lasting, direct bone-to-implant anchorage
               ❒ ❒ TECNICA CHIRURGICA                              in man. Acta Orthop Scand 1981; 52 (2): 155-170.
                                                                2.  Eriksson A.R., Albrektsson T.: Temperature threshold le-
               Quando si esegue l’intervento di cranioplastica, prima  vels for heat-induced bone tissue injury: a vital-microsco-
               di applicare il sostituto osseo, è necessario rimuovere  pic study in the rabbit. J Prosthet Dent 1983; 50 (1): 101-
               il tessuto fibroso lungo il perimetro del difetto osseo  107.
               e dissecare il piano durale dai margini dell’osso per  3.  Iaccarino C., Ramponi V., Ghadirpour R, Carinci F, Ser-



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