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Proceedings SNO                                                    “LX Congresso Nazionale SNO”
                                                                                    GIOVEDÌ, 18 NOVEMBRE

              Abstract    COMUNICAZIONE ORALE





                      Esempio di protocollo di attivazione deep brain stimulation
                      nella malattia di Parkinson presso l’Ospedale di Novara:
                      il punto di vista del neuropsicologo


                 M. SACCHETTI , R. FORNARO , E. CROBEDDU , L. MAGISTRELLI ,
                              1
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                 M. AIROLDI , C. COSSANDI , R. CANTELLO 3
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                 1  SSvdO di Psicologia Clinica, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, Novara
                 2  SCDO di Neurochirurgia, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, Novara
                 3  SCDU di Neurologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, Novara


              ❒ ❒ INTRODUZIONE. La Neurochirurgia di Novara, centro  disturbi di personalità. A livello neuropsicologico non e-
              Hub per la Malattia di Parkinson (MP), ha studiato e mes-  mergono deficit nelle funzioni cognitive, ma un rallenta-
              so a punto un protocollo integrato di gestione del paziente,  mento dei tempi di reazione. Durante l’intervento non so-
              possibile candidato a intervento di Deep Brain Stimulation  no emerse situazione di acutizzazione dell’ansia. Nel pe-
              (DBS).                                           riodo di attesa dell’accensione del devices, sono stati effet-
              ❒ ❒ SCOPI. Emerge l’importanza della selezione del pazien-  tuati colloqui telefonici (parte psico-educazionale). Nel
              te come obiettivo primario alla riuscita dell’intervento sul-  post-accensione i pazienti hanno mostrato una buona com-
              la modificazione della qualità di vita sia del paziente sia  pliance terapeutica, un’iniziale aumento dell’arousal.
              del caregiver.                                   ❒ ❒ CONCLUSIONI. La messa a punto di un protocollo strut-
              ❒ ❒ MATERIALI E METODI. I pazienti con MP in fase avan-  turato condiviso da parte di tutta l’equipe, ha mostrato una
              zata, che potrebbero beneficiare di intervento di DBS,ven-  minor sintomatologia ansiosa sia del paziente sia del care-
              gono inviati a una prima visita multiprofessionale (Neuro-  giver. Lo screening psicologico ha permesso l’adattamento
              chirurgo, Neurologo, Neuropsicologo) che definiscono i  del paziente e un cambiamento della qualità di vita. La va-
              criteri di selezione e gli eventuali approfondimenti. Segue  lutazione neuropsicologica nel tempo permette l’identifi-
              una seconda vista multiprofessionale, dove viene concor-  cazione di possibili deficit cognitivi nel tempo.
              dato e definito la candidabilità del paziente. La parte psi-
              cologica verte sia sul profilo degli aspetti emotivi e di per-
                                                               BIBLIOGRAFIA
              sonalità, sia nella valutazione neuropsicologica. Il pazien-
              te è sottoposto a training autogeno per acquisire delle com-  1. Dafsari HS, Silverdale M, Strack M, Rizos  A,  Ashkan K,
              petenze interne da utilizzare in sala operatoria. I pazienti  Mahlstedt P, Sachse L, Steffen J, Dembek TA, Visser-Vande-
              sono seguiti dal punto di vista psicologico in modalità te-  walle  V, Evans J,  Antonini  A, Martinez-Martin P, Ray-
                                                                 Chaudhuri K,  Timmermann L; EUROPAR and the IPMDS
              lefonica fino all’accensione del devices e poi con colloqui
                                                                 Non Motor PD Study Group. Nonmotor symptoms evolution
              individuali per adattamento alla nuova situazione e gestio-  during 24 months of bilateral subthalamic stimulation in
              ne compliance. Anche il caregiver viene seguito tramite
                                                                 Parkinson’s disease. Mov Disord 2018; 33 (3): 421-430.
              colloqui mensili e test sulla qualità di vita prima e dopo
                                                               2. Schuepbach WMM, Tonder L, Schnitzler A, Krack P, Rau J,
              l’intervento.
                                                                 Hartmann A, Hälbig TD, Pineau F, Falk A, Paschen L, Paschen
              ❒ ❒ RISULTATI. Da marzo 2020, dei 10 pazienti sottoposti a
                                                                 S,  Volkmann J, Dafsari HS, Barbe MT, Fink GR, Kühn A,
              DBS, nessuno ha richiesto nella fase di preselezione ulte-  Kupsch A, Schneider GH, Seigneuret E, Fraix V, Kistner A,
              riori visite aggiuntive (ottimizzazione delle risorse dispo-  Chaynes PP, Ory-Magne F, Brefel-Courbon C, Vesper J, Woj-
              nibili). Dal punto di vista psicologico, non sono emerse  tecki L, Derrey S, Maltête D, Damier P, Derkinderen P, Sixel-
              Corrispondenza: Dr.ssa Marta Saccchetti, SSvdO di Psicologia Clinica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità,
              corso Mazzini, 28100 Novara (NO), e-mail: marta.sacchetti@maggioreosp.novara.it
              LX Congresso Nazionale SNO, 17-20 novembre 2021, Cagliari.
              Atti a cura di Maurizio Melis, Carlo Conti, Simone Comelli.
              Copyright © 2021 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-134-5



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