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Proceedings SNO “LXI Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 10 NOVEMBRE
Abstract SIMPOSIO PARALLELO (WORKSHOP 4):
“DISMORFISMI SPINALI: DALL’ETÀ PEDIATRICA ALL’ADULTO”
Il monitoraggio intraoperatorio nei disrafismi spinali
e nel midollo ancorato
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G. SQUINTANI , F. BASALDELLA , A. BADARI , C. PASQUALI , B. BONETTI , G. PINNA , F. SALA 2
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1 UO di Neurologia A, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona
2 UOC di Neurochirurgia B, Dipartimento di Scienze Neurologiche e del Movimento, Università degli Studi, Verona
3 UOC di Neurochirurgia A, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona
I disrafismi spinali includono un ampio gruppo di patolo- vose migliorando l’outcome a lungo termine (7-9) . Il monito-
gie a severità variabile, in cui è presente un’anomalia del- raggio intraoperatorio permette infatti di verificare in tem-
lo sviluppo che coinvolge la colonna vertebrale ed il mi- po reale la funzionalità delle vie lunghe, sensitive (Somato-
dollo spinale (per un’alterazione della chiusura del “tubo sensory Evoked Potential: SEP arti inferiori e pudenda) e
neurale”). Esistono una classificazione embriologica, e una motorie (Motor evoked potential: MEP arti inferiori e regi-
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clinica che è la più usata e prevede una macrodistinzione strati dagli sfinteri), oltre che l’arco riflesso sacrale; negli
tra disrafismi spinali aperti (con soluzione di continuità al- ultimi anni si è inoltre sviluppata una tecnica che permette
l’esterno, come il mielocele ed il mielomeningocele) e sia di registrare una risposta motoria dal trigono vescicale
chiusi (quando la malformazione è ricoperta da tessuto cu- (mediante apposito catetere inserito in uretra, e stimolando
taneo); tra i disrafismi chiusi vengono considerati quelli a livello transcranico), sia di stimolare dal trigono ed otte-
con masse sottocutanee (come i lipomi) e senza (come il fi- nere una risposta riflessa dallo sfintere anale, permettendo
lum anelastico). quindi di avere informazioni anche sulla funzione vescica-
Il midollo ancorato o ritenuto è caratterizzato da un anco- le, spesso compromessa nel midollo ancorato. Nella chi-
raggio anomalo e caudale del midollo, può essere isolato o rurgia dei disrafismi e del midollo ancorato, l’aspetto più
associato a disrafismi, e tra questi l’associazione più fre- rilevante è però costituito dal mappaggio delle radici mo-
quente è con i lipomi. Lo stretching prolungato negli anni torie, che permette di distinguere il tessuto nervoso da
può indurre ischemia ed alterazioni metaboliche del mi- quello patologico, soprattutto quando radici nervose sono
dollo spinale e questo fatto con il passare del tempo può inglobate nel tessuto lipomatoso o radicelle sono adese al
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causare disturbi neurologici (come deficit motori, spastici- filum terminale, oppure si rende necessario tagliare bande
tà, ipoestesia, dolore e disturbi ad urinare e a defecare) e al- fibrose che ancorano il midollo. Negli anni si èpassati dal-
terazioni muscoloscheletriche secondarie. Frequentemente l’utilizzo dello stimolatore monopolare, al bipolare con-
i sintomi si presentano durante l’infanzia, ma possono an- centrico, che eroga uno stimolo più focale rispetto al mo-
che manifestarsi in età adulta. nopolare, e quindi evita di stimolare le radici vicine al tes-
Sebbene l’indicazione chirurgica nei pazienti asintomatici suto interessato, con il rischio di confondere quindi il chi-
sia ancora oggetto di dibattito , l’intervento nei casi sin- rurgo sull’origine della risposta muscolare, se proveniente
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tomatici è indicato per prevenire un ulteriore peggiora- dal tessuto che si vuole identificare o dalle strutture vicine.
mento e possibilmente migliorare i sintomi neurologici. Se la struttura ambigua ha una risposta muscolare con
Data la difficoltà nel distinguere il tessuto patologico dal un’alta intensità (piùdi 10 volte la soglia delle radici intat-
tessuto funzionale nervoso, e la frequente distorsione della te, generalmente ad intensità > 2-3 mA), viene considerata
normale anatomia, il monitoraggio intraoperatorio risulta non funzionante, ma è utile, prima di sacrificarla, verifica-
essere uno strumento indispensabile nell’affrontare questo re che radicole adiacenti stimolate con soglia adeguata in-
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tipo di chirurgia (5,6) perché riduce il rischio di lesioni ner- nervino lo stesso muscolo . Sebbene non ci siano linee
Corrispondenza: Dr.ssa Giovanna Squintani, UO di Neurologia A, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, piazzale Stefani 1,
37110 Verona (VR), e-mail: giovannamaddalena.squintani@aovr.veneto.it
LXI Congresso Nazionale SNO, 9-12 novembre 2022, Riva del Garda (Trento).
Atti a cura di Bruno Zanotti e Antonio Nicolato (con la collaborazione di Ebba Buffone, Bedetto Pietralia, Giampietro Pinna)
Copyright © 2022 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-137-6
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