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Proceedings SNO                                                        “Cranioplastica terapeutica”






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                     CORTICALE → SPONGIOSO























               Figura 6. Scaffold ossei a gradiente di porosità. (Per gentile concessione di A. Tampieri e S. Sprio, Istituto di Scienze e Tecnologie
               dei Materiali Ceramici, ISTEC-CNR, Faenza.)


                  TGF-beta (Trasforming Growth Factor beta),    sempre più le caratteristiche morfologico-strutturali e
                  dell’EGF (Epidermal Growth Factor) e dei IGF I  biomeccaniche dell’osso naturale, portando a ridurre,
                  e II (Insulin like Growth Factor). Questi fattori  di non poco, il limite dell’HA che presenta una fragi-
                  contribuiscono attivamente alla stimolazione e re-  lità iniziale non indifferente. Non solo, la stimolazio-
                  plicazione delle cellule favorenti la formazione di  ne alla induzione ossea, più che con i fattori di cresci-
                  nuovo tessuto osseo.                          ta biologici (il cui uso routinario si scontra con i det-
               L’impegno attuale è, nelle cranioplastiche, nel passa-  tami legislativi molto restrittivi), può trovare nuovo
               re sempre più da una “riparazione tessutale” ad una  impulso grazie alla carica magnetica della protesi
               “rigenerazione tessutale”. Nel processo di riparazione  stessa . Potenziandone, fra l’altro, l’angiogenesi. La
                                                                    (15)
               la lacuna ossea è chiusa con elementi non specifici e  formazione di una nuova rete di vascolarizzazione,
               la struttura del riempimento differisce dal tessuto os-  come sappiamo, è un fattore indispensabile per otte-
               seo (chirurgia riparativa).                      nere una efficace rigenerazione tissutale.  Nel caso in
               Nella rigenerazione è ripristinata la situazione inizia-  cui le cellule mesenchimali siano state sottoposte, pri-
               le (chirurgia rigenerativa).                     ma, durante e dopo il processo di differenziazione, a
                                                                campi magnetici, secondo modalità e tempi ben pre-
                                                                cisi vi è evidenza che le proprietà e caratteristiche del
                  WORK IN PROGRESS                              tessuto osseo rigeneratosi risultano essere pressoché
                                                                                               (18)
                                                                identiche a quelle dell’osso originario .
               Come spesso accade in medicina, ma ancor più nel-  Le ricadute cliniche di tutto ciò sono prevedibilmen-
               l’ambito della protesica cranica, ogni capitolo de-  te molto interessanti e vanno nella giusta direzione di
               scrittivo è solo un “work in progress” in quanto mi-  dare al Paziente sempre più il miglior prodotto possi-
               gliorie e cambiamenti si succedono più rapidamente  bile in sicurezza e certezza di risultato.
               dei tempi di stampa del lavoro.
               Già adesso sappiamo che l’HA ha la possibilità di es-
               sere lavorata, nello stesso pezzo, con due modalità di-  BIBLIOGRAFIA
               verse: superficialmente in modo compatto (simulando
                                                                1.  Albrektsson T., Branemark P.I., Hansson H.A., Lindstrom
               sempre più la corticale ossea) ed in profondità mante-
                                                                   J.: Osseointegrated titanium implants. Requirements for
               nendo le caratteristiche di porosità essenziali per l’o-  ensuring a long-lasting, direct bone-to-implant anchorage
               steomimesi (13)  (Figura 6) Questo permette di mimare  in man. Acta Orthop Scand 1981; 52 (2): 155-170.



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