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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
VENERDÌ, 29 SETTEMBRE
Abstract COMUNICAZIONI:
FASCIA VI
Ruolo dell’embolizzazione transvenosa
delle fistole artero-venose durali a drenaggio diretto corticale
A. LAISO, C. CAPIROSSI, L. RENIERI, F. CAPASSO, S. NAPPINI, S. MANGIAFICO, N. LIMBUCCI
SOD di Interventistica Neurovascolare, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze
❒ ❒ INTRODUZIONE. L’embolizzazione transvenosa è una ❒ ❒ RISULTATI. Nelle 21 fistole trattate per via venosa l’acces-
tecnica comunemente utilizzata nel trattamento delle so è stato giugulare in 12 casi. In 19 casi abbiamo usato un
Fistole ArteroVenose Durali (FAVD) con impegno diretto embolizzante liquido (Onyx o Squid), in due casi spirali da
di un seno durale (Cognard I, IIa, IIb, II a+b), in particola- sole, in 5 casi spirali ed embolizzante liquido (tecnica retro-
re dei seni laterali e cavernosi. In tal caso il trattamento grade pressure cooker). La via venosa è stata la prima scelta
prevede l’occlusione del segmento patologico di seno du- in 15 casi, in 6 casi è stata eseguita dopo insuccesso della via
rale. Nelle FAVD con drenaggio diretto corticale (Cognard arteriosa. In tutti i pazienti paziente abbiamo ottenuto la
III, IV, V), nella maggioranza dei casi l’embolizzazione completa esclusione dal circolo intracranico della fistola. In
avviene per via arteriosa, mentre quella transvenosa attra- un caso di FAVD di tipo IV si è verificata un’emorragia in-
verso vene subaracnoidee è poco praticata, pur rappresen- tracerebrale post-procedurale senza espressione clinica.
tando una tecnica potenzialmente molto efficace. ❒ ❒ CONCLUSIONI. L’embolizzazione con approccio transve-
❒ ❒ OBIETTIVO. Lo scopo dello studio è la descrizione del- noso rappresenta un efficace alternativa per il trattamento
l’esperienza del nostro centro nell’embolizzazione delle delle FAVD a drenaggio corticali non embolizzabili per via
FAVD con drenaggio diretto corticale mediante approccio arteriosa o in pazienti adeguatamente selezionati. L’inie-
transvenoso con navigazione di vene subaracnoidee. zione di embolizzanti liquidi attraverso l’utilizzo di micro-
❒ ❒ MATERIALI E METODI. Abbiamo retrospettivamente in- cateteri a punta staccabile aumenta il profilo di sicurezza,
dividuato 21 pazienti (13 maschi, 8 femmine; età media riducendo i rischi correlati alla procedura endovascolare.
60) portatori di FAVD a drenaggio diretto corticale La navigazione di vene corticali può essere complessa e ri-
(Cognard III, IV, V), sottoposti ad embolizzazione transve- chiede un’accurata valutazione anatomica per l’accessibi-
nosa. Le fistole erano: 14 della fossa cranica anteriore, 2 lità endovascolare. Come in chirurgia, il punto di occlusio-
del seno sfenoparietale, 5 tentoriali, 1 del seno sagittale su- ne deve essere la testa della vena (punto di fistola) per evi-
periore). In 7 casi c’era storia di emorragia. Le fistole sen- tare recidive o emorragie da scompenso emodinamico del-
za impegno corticale diretto (come FAVD cavernose, dei la fistola. In caso di vene di drenaggio grandi, l’associa-
seni laterali, condiloidee, ecc.) non sono state incluse. zione di embolizzante liquido e spirali facilita la penetra-
Sono stati rivalutati i reperti angiografici ed i dati clinici zione del polimero embolizzante nel punto di fistola evi-
per valutare efficacia e sicurezza dell’intervento. tando il reflusso in vene funzionali.
Corrispondenza: Dr. Nicola Limbucci, SOD di Interventistica Neurovascolare, AOU Careggi, Careggi, largo G.A. Brambilla 3, 50134
Firenze (FI), e-mail: limbuccin@aou-careggi.toscana.it
LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
Copyright © 2023 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it ISBN: 978-88-8041-138-3
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