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La sindrome del trapanato cranico                                                  P. Bramanti



             Tali Autori differenziarono questa condizione dalla  comprimere il sottostante parenchima con danno
             sindrome del trapanato, legata, secondo gli stessi, a  diretto;
             sintomi soggettivi piuttosto che ad oggettivi deficit  • cambiamento nel flusso ematico cerebrale e meta-
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             neurologici. Secondo altri Autori , solo l’insieme dei  bolico: a causa dell’alterato gradiente pressorio tra
             sintomi ridotti o risolti a seguito di cranioplastica po-  l’atmosfera e il compartimento intracranico, il flus-
             tevano essere inclusi nella definizione di  sindrome  so ematico cerebrale subisce un’importante ridu-
             del trapanato.                                    zione con secondaria sofferenza della microcircola-
             Infine la cosiddetta motor trephine syndrome è stata  zione e quindi dei neuroni. Infatti, studi effettuati
             utilizzata per descrivere un ritardato deficit motorio  tramite xenon-CT e CT dinamico-perfusionale e
             che si verifica a seguito di craniectomia e che si ri-  con doppler transcranico (13)  hanno dimostrato un
             solve rapidamente a seguito di un intervento di cra-  miglioramento del flusso ematico (e con PET, an-
             nioplastica (8,10) .                              che del metabolismo del glucosio), non solo nell’a-
             La sintomatologia della sindrome del trapanato cra-  rea sottostante la craniectomia ma anche nell’emi-
             nico è solitamente caratterizzata da cefalea, ipoten-  sfero controlaterale. La riduzione del flusso emati-
             sione ortostatica, fatica, vertigini e sensazione di  co del paziente che viene sottoposto ad una cra-
             “confusione”, sintomi psichiatrici (per lo più depres-  niectomia può verificarsi a seguito di una deformi-
             sione), crisi epilettiche parziali (semplici o con se-  tà delle strutture intracraniche, di un cambiamento
             condaria generalizzazione), dolore e “disconfort” nel-  pressorio a carico dei vasi cerebrali, di un compro-
             la zona della breccia, intolleranza alle vibrazioni, al-  messo ritorno venoso;
             terazioni dell’eloquio e del sensorio, deficit mnesici,  • idrodinamica del liquido cefalo-rachidiano: la
             per lo più secondari ad alterazioni della working me-  pressione atmosferica, in presenza di difetti ossei
             mory. Una piccola percentuale dei pazienti è asinto-  estesi, oltre che sul flusso ematico agisce anche sui
                                                                                             (2)
             matica. Nei pazienti in stato vegetativo e nei minimal  parametri della dinamica liquorale . In posizione
             responders, essendo tale sintomatologia soggettiva  assisa la pressione intracranica, in condizioni nor-
             non valutabile, si deve porre particolare attenzione,  mali, è negativa; in presenza di “breccia ossea” in-
             effettuando un attento monitoraggio clinico-strumen-  vece la pressione intracranica tende ad eguagliare
             tale per individuare in fase precoce un eventuale de-  la pressione atmosferica con conseguente suo im-
             terioramento neurologico.                         portante aumento ed alterazioni per compenso del-
             La sindrome del lembo cutaneo affossato è caratteriz-  la dinamica liquorale;
             zata dall’insorgenza di segni neurologici secondari al-  • rapporto estensione-superficie: l’estensione dell’a-
             l’effetto della pressione atmosferica che determina un  rea cranica, senza teca, è direttamente proporziona-
             affossamento più o meno grave del lembo: deficit co-  le alle modalità di recupero ed alle caratteristiche
             gnitivi, deficit neuro-comportamentali, deficit sensori-  della sintomatologia clinica.
             motori. Ovviamente tali segni/sintomi variano a secon-
             da della sede encefalica interessata e dipendono dalla
             presenza o meno di una sottostante encefalomalacia.  COMPLICANZE
             La sindrome del trapanato cranico e la sindrome del
             lembo cutaneo affossato sono condizioni cliniche, qua-  Uno studio del 2010 ha riportato che pazienti cra-
                                                                                (8)
             si sempre sovrapponibili ed equivalenti.         niectomizzati affetti da sindrome del lembo cutaneo
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                                                              cie minore rispetto ai soggetti senza tale sindrome. Le
                FISIOPATOLOGIA                                cause potrebbero risiedere in un precoce quadro di
                                                              atrofia cerebrale post-stroke severo che contribuisce a
             Sono state proposte diverse teorie in relazione alla fi-  diminuire il volume intracranico e di conseguenza la
             siopatologia che sta alla base dei deficit neurologici  pressione intracranica nella sezione aperta del cranio.
             che caratterizzano la sindrome:                  Tuttavia gli Autori non riportano nessun dato relativo
             • compressione della corteccia sottostante da parte  alla correlazione tra l’estensione superficiale e la ri-
               dello scalpo affossato: la rimozione di un grosso  soluzione dei sintomi.
               segmento osseo, lascia un lembo cutaneo che, per  Un’altra complicanza della craniectomia è l’erniazio-
               effetto della differenza pressoria tra la pressione at-  ne paradossa . I sintomi clinici possono includere
                                                                         (5)
               mosferica e l’intracranica, tende ad affossarsi e a  deficit focali, segni tronco-encefalici, alterazioni pu-



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