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Proceedings SNO “Cranioplastica terapeutica”
Comunicazione
La cranioplastica terapeutica: aspetti medico-legali
C. MORESCHI, A. SABOT*
Sezione Dipartimentale di Medicina Legale, Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche,
Università degli Studi, Udine
* Scuola di Specializzazione in Medicina Legale, Università degli Studi, Udine
INTRODUZIONE Tale aspetto risulta essere di primaria importanza an-
che nel caso degli interventi di chirurgia ricostruttiva
Negli ultimi decenni, si è assistito nel campo medico sul cranio.
ad una continua e rapida evoluzione delle conoscen-
ze scientifiche, consentita in parte anche da una al-
trettanto rapida progressione delle conoscenze tecni- CRANIOPLASTICA TERAPEUTICA
che ed informatiche, grazie alle quali vengono realiz-
zate apparecchiature e materiali sempre più innovati- Le cranioplastiche sono finalizzate a colmare una
vi. Tale progresso, che si è tradotto in un perfeziona- perdita di sostanza ossea, variabile per localizzazione
mento delle procedure diagnostiche e terapeutiche, ha ed estensione, e riconducibile a cause diverse, quali:
avuto un notevole impatto sulla prognosi delle pato- traumi cranici, craniotomie decompressive, processi
logie non solo quoad vitam ma anche e soprattutto infettivi che possono complicarsi con osteomieliti,
quoad valitudinem, con miglioramento dello stato di neoplasie e dimorfismi cranio facciali. Le conseguen-
benessere psico-fisico dei pazienti e quindi della loro ze di una perdita di sostanza ossea sono la perdita di
validità, offrendo loro, inoltre, la possibilità di un protezione meccanica nei confronti del parenchima
completo recupero e reinserimento sia sociale che la- cerebrale sottostante ed il danno estetico. La gravità
vorativo. La medicina legale moderna, sulla spinta di di questi difetti dipende da due fattori: le dimensioni
una giurisprudenza sempre più orientata verso una vi- e la sede della breccia. Oltre a ciò la persona può svi-
sione personalistica dei principi costituzionali, valuta luppare una sintomatologia, su base psico-somatica,
la persona nella sua totalità non solo in considerazio- tipica anche della sindrome del cranioleso che può es-
ne della validità fisica e psichica ma anche delle sue sere migliorata a seguito di riparazione della breccia
necessità di realizzazione personale e professionale e ossea. Una cranioplastica per essere efficiente deve
di integrazione sociale. quindi garantire una buona protezione meccanica del-
Quindi il medico deve tenere conto delle esigenze l’encefalo ed un risultato estetico ottimale senza alte-
della persona, proponendo od optando per quelle rare la normale fisionomia della persona.
scelte terapeutiche che più si adattano alle esigenze Il fattore che maggiormente condiziona la possibilità
del paziente, avendo come obiettivo finale, non solo di realizzazione di una cranioplastica ideale è rappre-
la cura della patologia ma anche il reinserimento so- sentato dal materiale che viene utilizzato per la ripa-
ciale ed eventualmente lavorativo del paziente stesso. razione della breccia ossea.
Corrispondenza: Prof. Carlo Moreschi, Sezione Dipartimentale di Medicina Legale, Università degli Studi, piazzale S. Maria della
Misericordia 11, 33100 Udine (UD), tel. 0432-554363, fax 0432-554364, e-mail: carlo.moreschi@uniud.it
Cranioplastica terapeutica (a cura di Bruno Zanotti, Angela Verlicchi, Pier Camillo Parodi): 27-30.
Proceedings SNO: Master sulle Cranioplastiche terapeutiche custom made - LII Congresso Nazionale SNO, 11 maggio 2012, Roma.
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