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Proceedings SNO “Cranioplastica terapeutica”
Comunicazione
Il ruolo del Neuroradiologo
prima e dopo la cranioplastica
F. IAIZA, B. ZANOTTI*
SOC di Neuroradiologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia”, Udine
* Neurochirurgo, Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia”,
e Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Università degli Studi, Udine
INTRODUZIONE FASE PRELIMINARE
L’evoluzione tecnologica nel campo della diagnosti- Lo standard attuale della chirurgia per le cranioplasti-
ca per immagini consente di disporre, sia in ambito che esige la realizzazione di una protesi su misura
TC che RM, di strumenti che forniscono prestazioni (custom made), concepita e realizzata in fabbrica so-
di elevata qualità. In particolare, con l’introduzione lo per quel Paziente. La cranioplastica ha quindi le di-
delle apparecchiature TC multistrato, è possibile rea- mensioni, la curvatura, lo spessore e la morfologia pe-
lizzare in tempi rapidi acquisizioni da cui ottenere ri- rimetrale atte a quel tipo di craniolacunia, per quel
costruzioni bi- e tridimensionali ad elevata risoluzio- Paziente e per nessun altro .
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ne spaziale, presupposto per l’accurato allestimento Per dare l’avvio al processo di realizzazione di una
della cranioplastica. Analogamente sequenze RM GE cranioplastica custom made è necessario acquisire i
3D IR forniscono immagini ad elevata risoluzione dati del cranio del Paziente in formato DICOM (Di-
spaziale e di contrasto, da cui ottenere ricostruzioni gital Imaging and COmmunications in Medicine).
multiplanari e 3D dei piani cutanei e del parenchima Nella sua prima fase di intervento il Neuroradiologo
cerebrale. esegue una TC del cranio, il cui volume di acquisi-
Nell’allestimento di una cranioplastica, l’intervento zione deve coprire l’intera area lesionale e parte del
del Neuroradiologo si realizza in una fase prelimina- cranio intatto (almeno 1-2 cm sopra e sotto l’altera-
re di documentazione della craniolacunia (qualora zione ossea ); se la lesione coinvolge la regione or-
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questa fosse pre-esistente) o, sempre più spesso, in bitaria, il volume di acquisizione deve comprendere
sede di pianificazione dell’intervento chirurgico, che anche lo splancnocranio, per consentire l’allestimen-
prevede nello stesso tempo l’asportazione della lesio- to di una protesi adeguata alla particolare conforma-
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ne ed il posizionamento della cranioplastica . Suc- zione anatomica della regione.
cessivamente l’intervento del Neuroradiologo si ef- I primi esami della nostra casistica (SOC di Neuro-
fettua nella fase del follow up post-chirurgico. radiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria
“S. Maria della Misericordia” di Udine) sono stati
acquisiti utilizzando un protocollo implementato su
apparecchiatura TC multistrato a 4 canali (Aquilion -
Corrispondenza: Dr.ssa Francesca Iaiza, SOC di Neuroradiologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia”,
piazzale S. Maria della Misericordia, 33100 Udine, tel. 0432-552873, fax 0432-554045, e-mail: iaiza.francesca@aoud.sanita.fvg.it
Cranioplastica terapeutica (a cura di Bruno Zanotti, Angela Verlicchi, Pier Camillo Parodi): 31-35.
Proceedings SNO: Master sulle Cranioplastiche terapeutiche custom made - LII Congresso Nazionale SNO, 11 maggio 2012, Roma.
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