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Il ruolo del Neuroradiologo prima e dopo la cranioplastica F. Iaiza
a comprendere tutta la lesione più un margine perile- ne delle immagini presenta, nelle diverse metodiche,
sionale ritenuto di sicurezza si serve delle immagini una lieve distorsione che però solitamente non ha
neuroradiologiche. Il Chirurgo, soprattutto nel caso in grande influenza sulla precisione della demolizione
cui la superficie tecale patologica sia indistinguibile cranica perimetrale.
dalla circostante superficie corticale esterna, si avvale
delle informazioni date dalle immagini neuroradiolo-
giche (TC e RM) sia su pellicola o supporto informa- FASE DEL FOLLOW UP
tico, sia su neuronavigatore, sia su ricostruzioni 3D
nei programmi di grafica computerizzata. Ma è grazie Dopo l’intervento chirurgico è programmata una fase
alla demolizione diretta sul modello sterolitografico di follow up che prevede, oltre ad un primo esame TC,
con l’ausilio del neuronavigatore, implementato con nell’immediato post-operatorio, acquisito con tecnica
le immagini RM e/o TC del cranio del Paziente, che convenzionale, mirato essenzialmente alla valutazio-
ottiene la maggior precisione. Non solo, il Chirurgo ha ne del focolaio chirurgico, un esame TC a distanza di
anche la possibilità di verificare preliminarmente la un mese, sempre con tecnica convenzionale, che con-
migliore posizione del capo del Paziente nella testiera sente, nel caso di protesi in idrossiapatite, lo studio dei
a 3 punte, assai utile da sapersi nelle demolizioni com- margini, non ancora ossificati, lasciando spazio ad un
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plesse, ampie o in posizioni difficili da raggiungere. eventuale intervento chirurgico correttivo .
Sulla base del disegno del Chirurgo, il laboratorio di Un successivo esame TC a 6 mesi (ed eventualmente
produzione realizza la demolizione dell’area patolo- a 12 e 24 mesi), realizzato questa volta con tecnica
gica e rinvia il modello 3D del cranio con la proposta multistrato ad elevata risoluzione spaziale (utilizzan-
di protesi al Chirurgo per la validazione. do lo stesso protocollo TC della fase preliminare, ma
Il modello validato del cranio con protesi viene sotto- limitando il volume di acquisizione ai margini della
posto dal Neuroradiologo ad esame TC con gli stessi cranioplastica), viene da noi realizzato per valutare la
parametri usati per ottenere i dati DICOM dal Pa- corretta ossificazione dei margini della cranioplasti-
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ziente per la progettazione della cranioplastica. ca, ma può essere considerato non indispensabile .
Queste scansioni TC sono implementate dal Chirurgo
con analoghe immagini RM (o, in alcuni casi, TC) del
cranio del Paziente. A seconda del modello di neuro- CONSIDERAZIONI DOSIMETRICHE
navigatore usato e del tipo di risoluzione delle imma-
gini stesse, la procedura può essere del tutto automa- La scelta dei parametri tecnici utilizzati è frutto del
tica o necessita dell’intervento dell’operatore per in- compromesso tra il risultato in termini di risoluzione
dividuare dei punti di repere comuni da sovrapporre spaziale e la dose erogata al Paziente .
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fra TC (modello) e RM (Paziente). Più difficoltosa, Va tenuto conto del fatto che la maggior parte dei ca-
per ora, è invece l’implementazione sul neuronaviga- si da noi trattati comprendeva soggetti giovani, che
tore delle immagini del prototipo 3D demolito in mo- più spesso andavano incontro a craniotomia per
do virtuale sul web. asportazione di lesioni post-traumatiche o di neopla-
La demolizione neuronavigata può avere vari gradi di sie. Questi soggetti, inoltre, erano giunti alla cranio-
complessità. Il puntatore, già in fase cutanea, può aiu- plastica dopo essere stati sottoposti ad esami TC del-
tare nella fase di pianificazione dell’incisione e del- l’encefalo in fase diagnostica e di follow up della pa-
l’accesso. Ma ancor più utile è nella successiva fase tologia iniziale.
di demolizione ossea: si può semplicemente delimita- La dose erogata nell’esame TC preliminare è stata pa-
re con il puntale l’area da demolire, avendo certezza ri a circa 0,3 mSv ogni 5 cm di volume di acquisizio-
delle coordinate spaziali, e/o si può utilizzare il drill ne; nella maggior parte dei casi, in cui è stato neces-
stesso come probe. In questo caso sul manipolo del sario estendere lo studio anche allo splancnocranio, la
drill vengono montate le sfere di riferimento ottico dose effettiva erogata al Paziente si è avvicinata a 1
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per il neuronavigatore e con tale modalità si può ve- mSv , dose corrispondente a circa 50 radiografie
rificare in tempo reale, guardando al monitor le neu- standard del torace (proiezioni latero-laterale e ante-
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roimmagini implementate, fino a quanto va estesa la ro-posteriore) .
demolizione . In tutti i casi è stato utilizzato un protocollo di sop-
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Da segnalare che le immagini TC e RM non risultano pressione di dose, che modula la dose erogata sulla
perfettamente sovrapponibili in quanto la ricostruzio- base del volume in esame, in considerazione soprat-
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