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Proceedings SNO “Cranioplastica terapeutica”
Figura 2. Il laboratorio di produzio- A B
ne realizza la ricostruzione tridi-
mensionale del modello del cranio
del Paziente in resina in scala 1:1,
sul quale il chirurgo traccia la parte
da demolire. Quindi il laboratorio
rinvia il modello del cranio con la
proposta di protesi, che deve esse-
re validata. La sterolitografia del
cranio viene sottoposta a scansioni
TC a strato sottile (A e B), che per-
mettono una ricostruzione 3D sen-
za (C) e con (D) protesi. Questi da-
ti sono poi implementati sul neuro-
navigatore assieme a quelli di RM
encefalica, al fine di permettere una
demolizione chirurgica neuronavi-
gata.
C D
stro protocollo: TR/TE/ TI1400/3.5/600; matrice sicamente il modello 3D, ma tutto in forma virtuale. I
256x256; SL 1 mm; NEX 1 mm; TA 5-6 minuti. vantaggi del Web2 sono innegabili: i Chirurghi posso-
Nel nostro Centro ospedaliero, la documentazione no accedere al portale da qualsiasi ubicazione fornita
neuroradiologica viene quindi inviata al Neurochi- di collegamento internet, scaricare direttamente i da-
rurgo, via intranet, per realizzare, al neuronavigatore, ti DICOM, interagire senza intermediazioni con i tec-
la fusione delle immagini RM con quelle del modello nici sfruttando la tecnologia di modellazione 3D e
3D per la simulazione dell’intervento e per l’assisten- fornire così un feedback più preciso ed accurato sul-
za tramite neuroimmagini durante l’atto chirurgico. la progettazione dei prototipi. Si è calcolato che, con
In fabbrica, il laboratorio di produzione crea, dai dati questo processo, gli impianti possono essere prodotti
DICOM inviati, con processi CAD (Computer Aided impiegando il 30% in meno di tempo e riducendo di
Design) e CAM (Computer Aided Manufacture), il circa il 20% l’impegno lavorativo sia del Chirurgo sia
prototipo virtuale della protesi specifica per quella del personale tecnico . L’utilizzo del web porta ad un
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craniolacunia, tenendo conto della curvatura e dello risparmio di tempo e di forza lavoro, quindi di costi.
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spessore necessari per quel tipo di cranio . Realizza Riducendo i tempi si va anche verso una maggior at-
poi la ricostruzione tridimensionale (3D, sterolitogra- tenzione al Paziente ed alle sue esigenze .
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fia) del modello del cranio del Paziente in resina in Nel caso che non si tratti di una semplice craniolacu-
scala 1:1 con l’inserimento della proposta di protesi, nia, ma di una demolizione su lesione destruente la
che deve essere sottoposta alla verifica e validazione teca cranica, di fatto si realizza un passaggio in più.
da parte del Chirurgo . Tale processo può essere com- Prima il laboratorio di prototipazione invia il model-
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piuto sul modello fisico o sulla piattaforma web . In lo 3D del cranio in resina o via web al Chirurgo, che
quest’ultimo caso il Chirurgo interagisce con il labo- vi disegna sopra la parte da demolire. Per fare questo
ratorio di prototipazione senza bisogno di spostare fi- e realizzare un’asportazione tecale che sia sufficiente
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