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Proceedings SNO                                                    “LX Congresso Nazionale SNO”
                                                                                    VENERDÌ, 19 NOVEMBRE

              Abstract    SIMPOSIO PARALLELO:
                          “GESTIONE DELLA PATOLOGIA VENOSA E ARTERO-VENOSA
                          CEREBRALE SINTOMATICA”



                      Trombosi venose cerebrali:
                      evidenze su terapia medica ed endovascolare


                 V. PIRAS, J. MOLLER, P. MARCHI, L. PINNA, M. MELIS

                 SC di Neurologia e Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”, Cagliari




              ❒ ❒ INTRODUZIONE. La gestione terapeutica delle trombosi  ficacia e sicurezza a breve termine (3-6 mesi) rispetto a
              venose cerebrali (Cerebral Venous Thrombosis: CVT) po-  lungo termine (12 mesi) anticoagulazione dopo CVT è in
                                                                   (5)
              ne al clinico numerosi interrogativi. Nella pratica clinica  corso . Gli anticoagulanti diretti (DOACs) presentano in-
              infatti pendono ancora questioni riguardanti l’anticoagula-  negabili vantaggi gestionali, ma al momento attuale le li-
              zione, come il ruolo dei DOACs (Direct-acting Oral  nee guida non ne raccomandano l’utilizzo per la limitata
              AntiCoagulants), la durata del trattamento, l’importanza  qualità delle evidenze disponibili. Esiste infatti un unico
              del neuroimaging nel follow-up e, in ultimo, le evidenze ri-  studio clinico esplorativo, randomizzato in aperto, che ha
              guardanti la terapia endovscolare.               assegnato al trattamento con dabigatran 120 pazienti con
              ❒ ❒ SCOPI. L’obiettivo di questa relazione è raccogliere le  CVT rispetto a warfarin per 6 mesi . Non ci sono state re-
                                                                                         (6)
              ultime evidenze definendo i punti fermi della terapia delle  cidive nei due gruppi, mentre il sanguinamento maggiore
              CVT.                                             si è verificato in un paziente assegnato a dabigatran e in
              ❒ ❒ MATERIALI E METODI.  È stata eseguita una revisione  due trattati con warfarin. Sono in corso ulteriori trials cli-
              della letteratura attraverso PubMed, Medline e la Cochrane  nici randomizzati e in futuro i DOAC potrebbero diventa-
              Library, sino al 2021, ricercando specificatamente gli studi  re lo standard di cura per le CVT.
              riguardanti il trattamento medico ed endovascolare.  Le considerazioni sulla terapia anticoagulante non valgono
              ❒ ❒ RISULTATI.  Le prove a sostegno dell’anticoagulazione  nelle forme di CVT in corso di trombocitopenia e trombo-
              nella CVT sono ampiamente accettate. Tuttavia, forse sor-  si immunitaria indotta da vaccino (Vaccine-Induced Pro-
              prendentemente, sono abbastanza deboli, essendo basate  thrombotic immune Thrombocytopenia: VITT), salite alla
              sui dati di quattro studi randomizzati controllati con limi-  ribalta durante la vaccinazione di massa anti Sars-Cov 2 .
                                                                                                          (7)
              tazioni metodologiche (1,2,3) . Nella fase acuta è raccomanda-  In queste forme, assai rare, il meccanismo patogenetico è
              ta una tempestiva introduzione della terapia con eparina:  peculiare e il trattamento è diverso, in particolare non è
              l’utilizzo dell’Eparina a Basso Peso Molecolare (EPBM)  raccomandato l’utilizzo di eparinoidi.
              rispetto all’eparina non frazionata deriva ancora una volta  Scarse anche le evidenze sulla prevenzione primaria e se-
                                     (4)
              da dati di un unico trial clinico . L’anticoagulazione a lun-  condaria delle crisi epilettiche, specie sulla profilassi in pa-
              go termine con antagonisti della vitamina K (aVK) ha lo  zienti senza lesione parenchimale o edema e sulla durata
              scopo di prevenire recidive, ma non abbiamo evidenze sul-  della terapia nei pazienti che hanno presentato le crisi in fa-
              la durata ottimale della terapia. La decisione di prolungare  se acuta. La terapia medica dell’ipertensione endocranica
              o meno il trattamento nella finestra raccomandata dalle li-  si basa sull’utilizzo diuretici osmotici, iperventilazione, il
              nee guida (3-12 mesi), si basa essenzialmente  sul bilancio  sollevamento del capo rispetto alla posizione del letto, tut-
              del rischio trombotico ed emorragico del singolo paziente,  tavia le evidenze sono inconclusive sulla puntura lombare
              e di eventuali eventi favorenti individuati. Anche l’avve-  terapeutica e  la craniectomia decompressiva è considerato
              nuta ricanalizzazione al neuroimaging di controllo non co-  un trattamento salvavita in assenza di evidenze derivanti
                                                                                     (8)
              stituisce a tutt’oggi un elemento decisionale sulla durata  da  trials clinici randomizzati .
              della terapia anticoagulante. Uno studio che confronta l’ef-  Se l’anticoagulazione ha lo scopo di prevenire le recidive


              Corrispondenza: Dr.ssa Valeria Piras, SC di Neurologia e Stroke Unit, ARNAS G. Brotzu, piazzale Alessandro Ricchi 1, 09134
              Cagliari (CA), e-mail: valeria.piras@aob.it
              LX Congresso Nazionale SNO, 17-20 novembre 2021, Cagliari.
              Atti a cura di Maurizio Melis, Carlo Conti, Simone Comelli.
              Copyright © 2021 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-134-5



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