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Proceedings SNO                                                   “LXII Congresso Nazionale SNO”
                                                                                   VENERDÌ, 29 SETTEMBRE

              Abstract    COMUNICAZIONI:
                          FASCIA V




                      Vantaggi della chirurgia mininvasiva nella prevenzione
                      delle complicanze correlate alle lesioni neoplastiche vertebrali


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                 N. ARABIA , G. CARUSO , S. GUERCIO , F. TURIANO , M. ROMANO ,
                                     2
                           1
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                 C. TUSCANO , D. VINCELLI , M. CAMPELLO 2
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                            3
                 1  Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia, Università degli Studi, Messina
                 2  UOC di Neurochirurgia, Grande Ospedale Metropolitano, Reggio Calabria
                 3  UO di Radioterapia, Grande Ospedale Metropolitano, Reggio Calabria
                 4  UO di Ematologia, Grande Ospedale Metropolitano, Reggio Calabria

              ❒ ❒ INTRODUZIONE. I tumori maligni della colonna vertebrale  ❒ ❒ RISULTATI. Dei 540 pazienti, 53 sono stati indirizzati a
              sono più frequentemente rappresentati dal Mieloma  chirurgia “open” in un setting emergente/urgente/program-
              Multiplo (MM) e dalle Metastasi Vertebrali (MV). I disturbi  mato a causa di compressione mielo-radicolare; 420 sono
              più frequentemente indotti sono dolore (assiale o radicolare,  stati trattati in modo non chirurgico (terapia del dolore, ra-
              circa il 70%), fratture somatiche con instabilità latente o evi-  dioterapia, osservazione, trattamenti oncologici sistemici). I
              dente (50%) e danno neurologico (20%). Mentre l’indica-  restati 72 pazienti sono stati trattati mediante tecniche chi-
              zione chirurgica per la grave instabilità e la compromissione  rurgiche mininvasive e sono la coorte di riferimento per que-
              neurologica è chiara, il management dei pazienti con solo  sto contributo. Sono state eseguite 53 stabilizzazioni percu-
              dolore correlato ad osteolisi/frattura vertebrale non è stan-  tanee associate a cifoplastica e RF, 19 RF in combinazione
              dardizzato. Ad oggi molti pazienti sono trattati conservati-  con augmentation. Dopo il trattamento chirurgico, in tutti i
              vamente con analgesici oppioidi e radioterapia anche se, ne-  casi è stato effettuato trattamento radiante sui metameri co-
              gli ultimi anni vengono selettivamente praticati trattamenti  involti dalla lesione.
              chirurgici mininvasivi come cifoplastica, vertebroplastica, a-  In tutti i pazienti, fino al termine del periodo di osservazio-
              blazione a RadioFrequenza (RF) e stabilizzazioni percutanee.   ne (24-48 mesi di follow-up medio), è stata risparmiata la
              ❒ ❒ OBIETTIVI. Lo scopo del presente contributo è eviden-  comparsa di deterioramento neurologico con sofferenza mi-
              ziare i vantaggi peri-operatori garantiti delle tecniche chi-  dollare o della cauda equina. Anche il controllo del dolore è
              rurgiche mininvasive e la conseguente riduzione delle  migliorato con stabile riduzione dei valori di VAS e ODI dal
              complicanze associate alle lesioni neoplastiche rachidee.  8,4 al 2,5% e dal 74 al 33%.
              ❒ ❒ MATERIALI E METODI. Dal 2018 al 2023 sono stati trat-  ❒ ❒ CONCLUSIONI. L’utilizzo delle tecniche chirurgiche mi-
              tati presso la nostra Azienda Ospedaliera 650 pazienti af-  ninvasive ha permesso il controllo focale della malattia e
              fetti da secondarismi ossei. In 540 casi il coinvolgimento  del dolore; sono parimenti stati raggiunti il mantenimento
              scheletrico clinicamente dominante è stato rachideo. Tali  della stabilità vertebrale e la riduzione del rischio di deficit
              pazienti sono stati valutati in setting interdisciplinare valu-  neurologici correlati. Queste tecniche hanno come vantag-
              tando lo status ECOG (Eastern Cooperative Oncology  gi: i ridotti tempi chirurgici, ridotta infezione del sito chi-
              Group), il quadro neurologico, la VAS (Visual Analogue  rurgico, la preservazione dell’apparato muscolo-scheletri-
              Scale), l’ODI (Oswestry Disability Index), l’aspettativa di  co e scarse perdite ematiche con conseguente riduzione dei
              vita e lo Spinal Neoplastic Instability Score (SINS). Il pa-  tempi di ospedalizzazione, una rapida mobilizzazione e
              ziente veniva discusso con il panel radiologico di partenza  quindi una rapida ripresa necessaria per il proseguimento
              a cui andavano aggiunti RM rachide in toto e TC ad alta  dei vari trattamenti sistemici e per garantire l’esecuzione di
              definizione del segmento interessato.            quello radioterapico.



              Corrispondenza: Dr.ssa Noemi Arabia, e-mail: noemi.arabia@gmail.com
              LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
              Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
              Copyright © 2023 by new Magazine edizioni s.r.l., Trento, Italia. www.newmagazine.it  ISBN: 978-88-8041-138-3



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